Cinque anni senza Morosini, il calcio non dimentica
14.04.2017 | 17:45
Cinque lunghi anni sono già passati da quando ci lasciava Piermario Morosini, lo sfortunatissimo centrocampista morto a soli 26 anni in seguito all’attacco di cuore (determinato dalla cardiomiopatia aritmogena riscontrata poi in sede di autopsia) che lo colpì allo stadio Adriatico, cornice della sfida tra il Pescara ed il suo Livorno. Momenti disperati che ancor oggi sono vivi nelle menti dei tantissimi appassionati che, in quel drammatico pomeriggio, rimasero incollati ad ogni tipo di media nella speranza di ricevere buone nuove dal nosocomio abruzzese, che invece vide ‘Moro’ esalare l’ultimo respiro alle 16.45 di quel 14 aprile del 2012. Inchieste, polemiche per il mancato uso del defibrillatore e successive condanne, con la piccola consolazione rappresentata dal fatto che la sua morte ha comunque portato ad una implementazione nella ricerca avente ad oggetto.
Bergamasco doc, la trafila nel settore giovanile dell’Atalanta, poi Udinese, Bologna, Vicenza, Reggina, Padova, ancora Vicenza e infine Livorno: queste le squadre delle quali Piermario ha difeso i colori prima di arrendersi al destino beffardo, che in precedenza gli aveva portato via entrambi i genitori e un fratello. Tutte queste formazioni, nel weekend, scenderanno in campo (il Livorno lo ha già fatto ieri) con una patch speciale sulla maglia (#25MoroDay). Casacche che saranno poi messe all’asta da Live Onlus, nell’ambito del progetto #nelcuoredelcalcio, avente l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori e per la realizzazione di altri progetti benefici, in collaborazione con l’Aic. Cinque anni senza Moro, il calcio non dimentica.
Foto: Twitter Livorno-Twitter Vicenza