Con un lungo messaggio su facebook, ha voluto ricordare la morte di Paolo Rossi anche Gianluigi Buffon. Il portiere della Juventus ha scritto parole strappalacrime nel ricordo di un suo idolo della fanciullezza.
Queste le sue parole: “In questo anno da tregenda che volge finalmente al termine, tra gli altri, ci lascia pure Pablito. Non sono abituato a lasciare scritti commemorativi speciali, perché ritengo gli uomini uguali, con un destino più o meno lungo, e con la stessa sorte di dover morire. Ma se pur tutti uguali di fronte alla morte, c’è qualcosa che ci distingue gli uni dagli altri mentre si è in vita. E questo qualcosa sono le opere!!! Nell’anno in cui ci lasciano icone sportive come Kobe Bryant e Maradona, si aggiunge Paolo Rossi.
Ecco. Paolo Rossi, che molti giovani non sanno neppure chi fosse, appartiene alla mia fanciullezza, appartiene al mio senso di appartenenza, appartiene a quel bimbo che – nelle afose estati del 1982, ma anche ’83 e ’84 – indossava con fierezza la maglia azzurra dell’Italia con il numero 20 ed ad ogni gol segnato giocando a calcio urlava “Gol di Pablito… Gol di Pablito…ancora gol!!!”
E poco importa se la maglia troppo lunga arrivava alle ginocchia… l’importante era sentirsi in comunione con lui, anzi, essere lui, sperando che – chissà per quale strano miracolo – avendo il suo feticcio addosso, potesse migliorare le prestazioni sportive. Ecco, in quell’Italia profondamente diversa, in quell’Italia che soffriva, in quell’Italia scossa in cui ci si ammazzava in nome e per conto di qualsiasi confuso ideale, lui ha avuto la capacità di fare da collante e di farci riavvicinare l’uno all’altro, abbracciandoci, di farci riunire, di farci sognare ed infine emozionare ed esultare, come se tutto il male e tutti i problemi fossero alle spalle, sfocati.
In pratica, ha avuto il privilegio ed il merito di far voltare pagina alla nostra nazione almeno per qualche momento e ci ha regalato di nuovo il dono della “condivisione autentica”.
Quindi stamattina, mentre portavo i miei figli a scuola, ho cercato di spiegare loro chi fosse Paolo Rossi, ma soprattutto mi interessava che capissero che cosa ha rappresentato per me. In sei parole è stato ispirazione – riscatto – sogno – emozione – felicità – orgoglio… è stato quello che Maradona ha rappresentato per Napoli… la stessa identica cosa, ed è per questo che oggi il mio cuore e la mia anima italiana si sentono malconci ed orfani.
Ciao GRANDE PABLITO… e grazie ancora.
In questo anno da tregenda che volge finalmente al termine, tra gli altri, ci lascia pure Pablito. Non sono abituato a…
Pubblicato da Gianluigi Buffon su Giovedì 10 dicembre 2020
Foto: Instagram Juventus