Mou: “CR7 determinante nel mio Real come Callejon e Granero. Ho vinto ovunque, parla la storia”

José Mourinho, attuale allenatore del Tottenham, ha parlato a Marca della sua esperienza al Real Madrid e non solo: "Non faccio altro che guardare partite a casa, imparo molto dalle altre squadre e dagli altri allenatori. Il calcio mi manca, ma dobbiamo essere prudenti e pazienti. Il mio punto di vista sul ritorno in campo? Se giocheremo le restanti partite di campionato, sarà un buon segno per noi, per la Premier e per il calcio in generale. Il calcio non sarà mai a porte chiuse: le telecamere saranno presenti e milioni di persone ci guarderanno. Uno stadio vuoto non sarà mai completamente vuoto. Cristiano Ronaldo determinante nel mio Real Madrid? Non mi piace analizzare i singoli. Ogni giocatore era importante perché ognuno di loro aveva un ruolo chiaro all’interno della squadra. Tutti volevano vincere e tutti sapevano di essere importanti perché sapevano di aver contribuito a un obiettivo. In questo senso ricordo Callejon e Granero, che non erano titolari ma furono comunque molto importanti. Quella squadra meritava di vincere Liga e Champions. È molto difficile per me dire se quello fosse il punto più alto o meno. Ma ovviamente è stato un momento molto importante perché si è verificato in un periodo speciale in cui dominava il Barcellona. Porre fine a quel dominio e farlo raggiungendo anche un record di punti e un record di obiettivi del genere lo ha reso ancora più interessante e importante, dal momento che lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile. Non è solo che abbiamo vinto la Liga, è che l'abbiamo fatto in un modo che ha fatto la storia. Volevo vincere e avere successo in Italia, Inghilterra e Spagna. Sono ancora l’unico allenatori a esserci riuscito. A chi mi accusa di essere un ‘difensivista’, dico che la storia è lì e quindi non c’è niente che io possa dire. Alla fine tutto si riduce a quello, a ciò che resta della storia". Foto: Tottenham Twitter