Mourinho: “Alla Roma sono più di un allenatore. Guardo i miei ragazzi con tenerezza, sono orgoglioso di loro”

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José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta cotnro l'Inter. Queste le sue parole: "Adesso è molto trendy il mental coach, io l’unica cosa che possa fare è lavorare sui limiti dei giocatori. Mi rifiuto di rimanere nella tua domanda, io dei miei giocatori posso parlare solo bene. C’è un gruppo molto stanco, che gioca sempre, che gioca in posizioni e ruoli non loro. Alcuni mi guardano per dirmi “cambiami che non ce la faccio più”. Belotti è un eroe, Dybala con solo una gamba… io posso solo parlare bene. Quando perdevo una partita una volta avevo sempre difficoltà a processare una sconfitta. Invece adesso guardo i ragazzi con tenerezza. Mi dà una grande gioia che i tifosi li guardino come li guardo io". Sugli arbitri e la reazione dei colleghi: "Io dei miei colleghi non voglio parlare. Critiche per l’ultima partita… io non ho mai messo in dubbio l’arbitro per la sua onestà, ho detto che non ha qualità. ho detto che deve essere empatico. La critica più forte che ho ricevuto mi dà una gioia molto grande perché fatta da uno che ha preso una squalifica per 3 anni. Significa che io sono di un pianeta diverso dal suo. Il pubblico? Si confonde tutto, è strano perché io ho avuto tanta empatia nella mia carriera nei momenti belli. Invece abbiamo perso la partita e la gente ha capito tutto di quello che siamo noi. Sul suo lavoro a Roma: "No. Io lavoro per la società e faccio il meglio per la società. Faccio tanto, sono più di un allenatore e qualche volta mi stanco. Ma domani vado al Tre Fontane a vedere la primavera, lunedì sarò al campo per preparare la gara di giovedì. Però sono stanco.”
Foto: twitter Roma