Mourinho: “Il risultato è sempre più importante del bel gioco. Pellegrini? Rinnovo voluto da tutti”

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Il tecnico della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza stampa di tanti temi, tra cui il rinnovo di Pellegrini, la sosta delle Nazionali e tanto altro. Queste le sue parole: "Risultato o bel gioco? Il risultato è sempre più importante. Più che la classifica e i risultati, è la qualità del gioco che conta. Gli allenatori vogliono giocare bene. Tu puoi dire che giocare bene è vincere e sono d'accordo e io sono un risultatista, che pensa solo a quello. Ma si può cercare di fare entrambe le cose e la maggioranza delle proposte di gioco è che la gente vuole giocare bene". Su Darboe: "Non bado a questi dettagli come la diffida di Cristante. Darboe ha avuto un percorso con noi in questi due mesi e mezzo che secondo me è buono per lui. Lo scorso anno quando giocò in prima squadra lo faceva senza responsabilità, Fonseca non aveva altre opzioni e lui è entrato nelle prime due-tre gare senza pressioni e ha fatto molto bene. Quando siamo arrivati in questa stagione anche in pre-campionato avevo sentito che è arrivato quel senso di responsabilità. Anche lui ha messo pressione su se stesso ed è andato a lavorare sempre tanto, ma senza la qualità di gioco che lui veramente ha. Piano piano si è liberato di questo, è cresciuto e ha imparato. Contro lo Zorya avevamo tante opzioni come Diawara, Villar, Bove ma abbiamo pensato che fosse il momento giusto per Darboe e la risposta è stata molto buona. Difensivamente è stato molto concentrato. Ha avuto grande criterio con la palla. Non possiamo dire di aver guadagnato un calciatore perché lo avevamo già, ma la mia fiducia cresce dopo queste partite". Che ne pensa delle mancate convocazioni con l'Italia di Zaniolo e Mancini? "L'Italia ha un CT che ha tante scelte, è una sua decisione e lo rispetto se convoca un calciatore o dieci. Penso sempre che i giocatori preferiscono andare in Nazionale perché per tutti loro è un orgoglio e una motivazione. Se rimangono qui, sono protetti perché lavorano bene e non hanno partite da giocare o da stare in tribuna, anche questo è positivo. Le due cose hanno aspetti positivi e negativi". Sull'Empoli: "Dobbiamo essere equilibrati come squadra e quando tu non vuoi prescindere dal tuo gioco offensivo magari è un pochino più difficile e serve più tempo. In due partite sei gol è troppo, ma lavoriamo su questo. Oggi è il secondo giorno di recupero dopo giovedì e abbiamo lavorato a bassa intensità perché è difficile, ma abbiamo lavorato e sappiamo come gioca l'Empoli e conosciamo le sue qualità. E' la squadra con più cross in A dopo sei partite". Sul rinnovo di Pellegrini: "Dal momento che ho sentito che la proprietà non voleva perdere un calciatore come lui, che significa molto perché è un ragazzino romano e romanista che è cresciuto qui, dal momento che ho sentito questo e che Lorenzo mi ha detto che sarebbe rimasto sicuro, ero tranquillo. Dopo è passato tutto nelle mani di Tiago Pinto e dell'agente di Lorenzo, è un processo che si sapeva come sarebbe andato a finire. Per me è la decisione giusta per entrambi, ho parlato con Lorenzo e penso che anche per lui sia la decisione giusta e per noi come squadra, è importante questo tipo di stabilità per noi. Io starò qui per tre anni, lui è qui per restare e per aumentare il nucleo italiano con Mancini e Cristante, c'è un nucleo di costruzione del gruppo anche. Siamo insieme, lavoriamo insieme e arriveremo dove vogliamo arrivare con tranquillità". Foto: Twitter Roma