Mourinho: “Inter nel cuore, orgoglioso di aver scritto la storia. Io ct azzurro? No perché…”
12.03.2018 | 10:05
José Mourinho, tecnico del Manchester United, ha rilasciato un’intervista parlando del calcio italiano, dell’Inter e non solo. Queste le sue dichiarazioni a La Domenica Sportiva: “Seguo il VAR in Italia e Portogallo, ho visto il VAR in una mia gara e non mi è piaciuto. Una cosa è il protocollo, una è la realtà. Il protocollo dice che il VAR deve intervenire quando c’è uno sbaglio evidente, sul fuorigioco di un metro, un rigore, nella mia partita è stato annullato un gol per un millimetro di fuorigioco, questo non è un errore evidente. Deve dare un minimo di interferenza, deve essere utilizzato in errori evidenti. Guardando le partite in Coppa, non stanno seguendo il protocollo. Se mi chiedete se voglio il Var, sì lo voglio ma deve essere utilizzato nel rispetto del protocollo. I 110 anni dell’Inter? Il mio nome è lì nella storia di un club che porto nel cuore, per me è un orgoglio fantastico, ma c’è stata una storia prima di noi, dopo di noi, questi sono anni di transizione che devi accettare con speranza. Da tifoso l’Inter fa soffrire? Un po’, ma mi basta la mia panchina e le miei partite per soffrire. Sono sempre in contatto, cerco di vedere le partite se non è possibile seguo i risultati, nel calcio non puoi sempre vincere, toccherà anche alla Juventus passera un momento così, di transizione. La vittoria della Juventus contro il Tottenham? La Juve è la Juve, devi aspettarti sempre che possano vincere anche senza non sembra possibile. Nei primi 60 minuti a Wembley non tanti si aspettavamo la vittoria della Juve, io ho sempre detto che sarebbe stato possibile fino alla fine e così è stato. Se mi piacerebbe affrontare la Juve in Champions? Mi piacerebbe vincere contro il Siviglia, il risultato all’andata lascia tutto aperto, non sarà facile. Io ct dell’Italia? No, non perché non sento passione per questo paese, perché la sento, ma perché ci sono tanti allenatori bravi, ci sono allenatori a fine carriera, in piena stabilità, quelli più giovane, l’Italia è piena di allenatori di qualità, non si affideranno mai ad un allenatore straniero. Con Conte tutto risolto? Non voglio parlarne, l’importante che Antonio e io abbiamo fatto il giusto, ci sono stati dei problemi ma dobbiamo dimenticare e dimostrare che Mourinho è Mourinho, Conte è Conte, lui è allenatore del Chelsea, io dello United e non potevamo non rispettare questa situazione e dobbiamo andare avanti”.
Foto: Manchester United Twitter