Mourinho: “La qualificazione è motivo di orgoglio. Ma adesso arrivano gli squali”

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José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato a Sky dopo la vittoria sul Ludogorets che consente l'accesso ai playoff di Europa League contro le retrocesse della Champions. Queste le sue parole: "E' stata una partita veramente difficile. Il Ludogorets sa giocare e ha calciatori molto creativi, non è una squadra facile da affrontare ma nel secondo tempo abbiamo deciso di rischiare tutto. Le caratteristiche di Zaniolo ci hanno aiutato tanto, è ben diverso giocare con lui rispetto alla coppia Abraham-Belotti. Dobbiamo giocare e gestire meglio, le squadre dei Playoff sono di un livello superiore: passare questo girone era questione di orgoglio, ma adesso arrivano gli squali". Un commento sull'atteggiamento della squadra? "Tutti i giocatori sono intoccabili sotto il profilo dell'atteggiamento. Serve più rispetto per Vina: è esemplare nel suo atteggiamento. Volpato e Pellegrini sono due giocatori di grande creatività: il prossimo step di Volpato sarà poter giocare anche quando la squadra avrà bisogno di difendere perché questo non l'ha ancora imparato. Ha la mia fiducia per sfruttare tutta la sua creatività, ma quando dobbiamo difendere senza palla diventa dura". Sui giovani: "Farli giocare mi fa piacere. Ma il nostro obiettivo non è quello di mettere in campo giocatori non preparati solo per le statistiche, per far dire al mondo che abbiamo giocato coi giovani. Puntiamo a farli crescere e a mandarli in campo preparati. Volpato ha giocato a Verona l'anno scorso quando stavamo perdendo 2-0, quest'anno col Verona ha giocato sull'1-1 e oggi è entrato quando eravamo in svantaggio: è un ragazzo un po' anarchico, ma deve imparare a giocare senza palla in fase difensiva. Dopo il 2-1, avevamo bisogno del raddoppio ma questa è una parola che ancora non esiste nel suo vocabolario. E' un piacere vedere i ragazzi giovani in campo, soprattutto per chi come me si avvicina ai 60 anni. Varane ha esordito con me ed è diventato campione del mondo, Casemiro ha giocato la prima partita con me e ha vinto cinque Champions League". Sul derby: "Continuare in Europa League è una questione di orgoglio perché è qui che abbiamo iniziato. Andare in Conference League e diventare una delle favorite con Lazio, Fiorentina e Villarreal non era l'obiettivo. Sappiamo che ora arrivano gli squali e sarà tutto più difficile: magari non abbiamo le capacità per andare in fondo viste le dimensioni della rosa, forse non abbiamo le condizioni per fare la stessa festa dell'anno scorso. La partita più importante è sempre la prossima. Non sono stato un giocatore di alto livello, ma penso sempre che la cosa più importante per recuperare dalla stanchezza sia la vittoria: andiamo a casa felici, poi domenica sarà una grande partita". Foto: twitter Roma