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Mourinho riabbraccia la Premier: tutti i numeri dello Special One in Inghilterra

20.11.2019 | 15:38

Josè Mourinho riabbraccia la Premier League dopo 11 mesi. Il portoghese è da poche ore il nuovo allenatore del Tottenham: lo Special One prende il posto di Mauricio Pochettino esonerato ieri sera. L’ex allenatore di Inter, Real, Chelsea e Manchester United ha firmato con la squadra inglese un contratto fino alla fine della stagione 2022-23. “Sono entusiasta di entrare a far parte di un club con un patrimonio così grande e sostenitori così appassionati”, le parole del tecnico portoghese dopo la sua nomina a nuovo allenatore. “La qualità sia della squadra che dell’accademia mi entusiasmano. Lavorare con questi giocatori è ciò che mi ha attratto”. Per Mou si tratta dell’ennesimo ritorno in Premier dopo l’ultima esperienza sulla panchina della United. La prima nel 2004, quando viene ingaggiato dall’ambizioso presidente del Chelsea, Roman Abramovic. La cavalcata dei Blues sarà impetuosa, con il club di Londra che il 30 aprile 2005 si laurea per la seconda volta campione d’Inghilterra (il precedente e unico titolo distava 50 anni). Alla fine della stagione il Chelsea chiude il campionato con la quota record di 95 punti e con una sola sconfitta all’attivo occorsa contro il Manchester City. Lo Special One si aggiudica anche League Cup, battendo per 3-2 i rivali del Liverpool in finale. Nelle stagioni successive con i Blues, Mou vince una Supercoppa d’Inghilterra, un’altra Premier, una FA Cup. La quarta stagione con il Chelsea dura soltanto due mesi: una partenza altalenante spinge Abramovic ad optare per la fine del rapporto con José, addio ufficializzato il 20 settembre 2007. Ma si tratta solo di un arrivederci: il 3 giugno 2013 Mourinho ritorna al Chelsea dopo 6 anni. Il 19 aprile 2014 viene sconfitto in casa per 2-1 da parte del Sunderland e questo ko ferma un record storico: 77 gare consecutive senza subire sconfitte in casa nella massima serie del campionato inglese. Nell’annata successiva, il tecnico lusitano vince per la terza volta in carriera la Premier League. Ma il 17 dicembre 2015, dopo una partenza negativa in campionato, con la squadra al sedicesimo posto dopo sedici turni, Mou e i Blues annunciano la rescissione consensuale del contratto. Passano pochi mesi e José ritrova l’Inghilterra: a maggio 2016 è il Manchester United che lo chiama per dare una svolta. Svolta che però non arriva: nelle due stagioni con lo Special One, i Red Devils accumulano rispettivamente 24 e 19 punti di distacco da Chelsea e Manchester City, le due vincitrici del campionato. Numeri che parlano da soli che, uniti alla partenza da incubo nella terza stagione, hanno fatto sì che le due parti arrivassero al divorzio definitivo, un’avventura che ha comunque portato nella bacheca dello United una Coppa di Lega, una Community Shield e una Europa League. Mou chiude la sua esperienza nel nord dell’Inghilterra con una media di 1,62 punti a partita, davvero molto poco se si considerano le premesse con le quali era stato ingaggiato. Sono invece 144 le panchine totali collezionate con lo United, 84 delle quali si sono tradotte in vittorie al fronte di 32 pareggi e 28 sconfitte, per una media/vittoria del 64,8%. Poco più di Van Gaal e Moyes. Ora, a distanza di quasi un anno dall’addio al Manchester, ecco il gran ritorno di Mourinho in Premier. Il presente e il futuro dello Special One si chiama Tottenham.

Foto: Twitter ufficiale Tottenham