Mourinho: “La Roma? Non giocava per vincere. L’Italia? Non è una generazione molto talentuosa”

José Mourinho, neo allenatore del Fenerbahçe ed ex Roma, si trova allo Stadio Nazionale per assistere alla partita tra Portogallo e Croazia in vista degli Europei di calcio. Lo Special One ha parlato della sua ormai prossima avventura in Turchia e ha rilasciato dichiarazioni sulla Roma e anche sugli azzurri di Luciano Spalletti. Queste le sue parole: Su Portogallo e Croazia: "Due buone squadre, entrambe con possibilità e aspirazioni per il Campionato Europeo. Sfrutteranno questa partita per confrontarsi con una buona squadra. La Croazia è una buona squadra, ha mantenuto lo zoccolo duro della generazione d'oro. Una bella partita per entrambe. Io sono qui per vedere il portiere croato (Livakovic), che è mio e voglio vederlo in azione". Sulla scelta del Fenerbahçe e la Roma: "Mi mancava giocare per vincere. La Roma giocava per vincere perché dicevano che quando c'ero io si giocava per vincere, ma non era vero. Tanto che dopo la mia partenza non è cambiato nulla. Nelle competizioni europee era fuori dagli schemi, a livello nazionale non è cambiato nulla. Lottare per il campionato, che è una cosa che mi motiva, che non avevo alla Romanon avevo al Tottenham". Sull'Italia: "È una questione semantica. Praticamente tutti la pensano come me. Portogallo, Inghilterra, Francia, poi Germania, Spagna. L'Italia? Non credo. Non è una generazione molto talentuosa. Non credo che vinceranno ancora". Foto: twitter Fenerbahce