MUSCOLI, CENTIMETRI E UNA NOTTE STORICA: ROMAN TORRES, L’EROE MUNDIAL DI PANAMA
12.10.2017 | 10:10
Stadio “Rommel Fernandez”, Panama City, al termine di una partita di calcio un tifoso entra in campo e corre a perdifiato verso il suo beniamino. Un poliziotto locale lo insegue e lo raggiunge proprio mentre il supporter era a pochi centimetri dal calciatore, già senza maglia per i festeggiamenti. Di lì a pochissimi secondi finiranno tutti e tre abbracciati – il giocatore, il tifoso e il poliziotto – in uno dei momenti più commoventi nella storia del calcio. Quel giocatore si chiama Roman Torres ed è appena diventato eroe nazionale: ha realizzato il gol decisivo all’88’, contro la Costa Rica, che è valso la prima storica qualificazione di Panama alla fase finale di un Mondiale. Il piccolo Paese centro-americano, che conta circa 4 milioni di abitanti, ha trascorso tutta la scorsa notte in festa, in piazza, lungo le strade: la qualificazione al prossimo torneo iridato è un evento più unico che raro, un traguardo tagliato per la prima volta nella storia. Traffico in tilt, bandiere, clacson: la fotografia di un’impresa da tramandare ai nipoti e ai pronipoti. Un’impresa che porta la firma del ct Hernan Dario Gomez, di Gabriel Torres (autore del gol del momentaneo 1-1), ma soprattutto di Roman Torres, decisivo con la rete quasi allo scadere che ha permesso a Panama di staccare l’inaspettato pass per la Russia.
Roman Aureliano Torres Morcillo nasce il 20 marzo del 1986 a Panama City, capitale del quasi omonimo stato. Muove i primi passi nel mondo del calcio nel Chepo Fútbol Club, piccola società con sede proprio a Chepo, nel quale debutta nel 2004. Poi una breve parentesi nel San Francisco e in seguito, grazie soprattutto a un fisico imponente, il giovane difensore approda nel campionato colombiano. Non in prima divisione, ma nella serie cadetta. A ingaggiare Torres fu il Cortuluà, nel quale gioca 39 partite e sigla 6 reti. Allo stesso tempo scala gerarchie anche tra le file della sua Nazionale, dalle giovanili fino alla prima squadra. Tra il 2006 e il 2015 gioca sempre in Colombia: dal Cortuluà passa all’Equidad Club Deportivo, poi Atletico Junior, Atletico Nacional e Millonarios. In totale collezione 223 presenze in territorio colombiano, segnando ben da 35 gol. Mica male per un difensore centrale… Le sue prestazioni convincono nell’agosto del 2015 i Seattle Sounders a puntare su di lui. Il classe ’86 saluta i Millonarios con una sincera lettera d’addio e approda Oltreoceano. L’inizio della nuova avventura, però, non fu per niente positivo: nella sua prima stagione disputa appena quattro partite a causa di un brutto infortunio. Poi arriva la svolta: Roman Torres torna in campo e disputa 9 partite con la maglia dei Sounders, rivelandosi decisivo per la tenuta difensiva della sua squadra. La vittoria in MLS Cup è l’ultimo gradino della scalata personale di Roman, tornato dal brutto infortunio ancora più forte di prima. Con il passare del tempo, il panamense si è ritagliato il ruolo di pilastro difensivo della squadra americana. Il roccioso difensore centrale, alto quasi 190 centimetri per 90 chili di muscoli, capisce però che quel ruolo gli sta troppo stretto e decide allora di diventare eroe nazionale: si gioca Panama-Costa Rica, ultima gara di qualificazioni mondiali, Roman sigla il gol decisivo quasi al 90′ che regala la prima storica qualificazione di Panama alla fase finale del torneo iridato. E quella foto che ha ripreso l’abbraccio tra Torres, un tifoso e un poliziotto, a fine gara, ha fatto il giro del mondo ed è già entrata nella storia. “Il Ministero del lavoro e dello sviluppo al lavoro, considerando la storica vittoria della nazionale ottenuta con dignità, sforzo e sacrificio, dichiara l’11 ottobre come giorno libero disponendo la chiusura delle attività private”, firmato Juan Carlos Varela, Presidente della Repubblica, che ha annunciato la festa nazionale in seguito all’impresa della squadra allenata dal colombiano Hernan Dario Gomez, anche lui portato in trionfo. Ma l’eroe vero e proprio non può che essere quel Roman Torres, granitico difensore centrale che si è inventato centravanti a due minuti dalla fine della partita, spalancando le porte della Russia a un popolo intero e diventando il simbolo di una notte indimenticabile.
Foto: Twitter Actu Foot