SINISTRO ARMATO E MUSCOLI: FELIPE CAICEDO, UNA PANTERA GIRAMONDO PER LA LAZIO

Un attaccante giramondo per la Lazio. Dopo Ecuador, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Spagna, Russia, Emirati Arabi e ancora Spagna, Felipe Caicedo oggi sbarcherà in Italia, segnatamente all’aeroporto di Fiumicino, per dare inizio alla sua nuova avventura a tinte biancocelesti. Un’operazione che, come vi avevamo raccontato, stava per definirsi già due giorni fa: il 26 luglio il club di Lotito era allo scambio dei documenti con l’Espanyol per la punta sudamericana, che fra poco più di un mese compirà 29 anni, sulla scorta dell’accordo totale già raggiunto tra le parti. Ma sul più bello si era registrata una frenata a causa dello status del giocatore. La Lazio aveva infatti avuto garanzie sull’ottenimento del passaporto comunitario, per poi dover memorizzare che - come minimo - la situazione sarebbe andata per le lunghe. A quel punto ha messo la situazione in stand-by per 24 ore per fare un ultimo giro di valutazioni. Dopodiché, accantonata la più onerosa pista Azmoun a dispetto dell’entusiastico post pubblicato nei giorni scorsi della Federcalcio dell’Iran (comunicato più unico che raro), ha definito con il secondo club di Barcellona l’acquisto di Caicedo, formalizzabile soltanto dopo la cessione all’estero di uno degli extracomunitari attualmente sotto contratto ma in esubero (come Perea e Mauricio, volendo vare due nomi). Dopo Marusic, Di Gennaro e Lucas Leiva, pertanto, Simone Inzaghi si prepara ad accogliere il quarto volto nuovo di questa sessione che ha già visto andare via Biglia con Keita prossimo big in uscita (e De Vrij che resta in scadenza).



Diciamolo subito, da Felipe i supporters capitolini non devono aspettarsi gol a grappoli. Magari l’ecuadoregno vivrà una stagione d’oro, glielo auguriamo, ma finora i numeri sotto porta non sono stati esattamente dalla sua parte: 81 gol in tutte le competizioni nelle 329 gare ufficiali disputate in undici annate da professionista, alla media di 7,3 a stagione. Non esattamente un bomber, nell’accezione originale del termine, s’intende. Il suo record personale risale al 2009-10, quanto La Pantera - così soprannominato per l'agilità malgrado la stazza - con la maglia del Levante mise a segno 14 reti in 29 presenze. Nato a Guayaquil il 5 settembre del 1988, il piccolo Felipe muove i primi passi tra le file delle locali Barcelona Sporting Club e Rocafuerte, per poi volare alla volta dell’Europa nel 2006, per rispondere alla chiamata del Basilea. Quasi due anni in terra elvetica, poi, il 31 gennaio del 2008, il prestigioso trasferimento al Manchester City, indossando la cui casacca però non convince appieno, al punto da venire girato in prestito - consecutivamente - allo Sporting Lisbona, al Malaga ed al Levante, che il 30 maggio del 2011 lo riscatta per 1 solo milione dai Citizens ma soltanto per piazzare una bella plusvalenza, dal momento che il 23 luglio successivo Caicedo viene ceduto alla Lokomotiv Mosca per 7,5 milioni di euro più 2 di bonus. Archiviato il triennio in Russia, Felipe cede alle lusinghe dei petroldollari e il 16 gennaio del 2014 firma con l’Al-Jazira di Abu Dhabi. Sei mesi dopo però si pente della scelta, vince in lui la voglia di tornare a competere in campionati di livello ed ecco il triennale con l’Espanyol, successivamente prolungato fino al 2019. All’ombra del Cornellà-El Prat mette a referto 12 segnature il primo anno, 10 il secondo, appena 2 però la scorsa stagione. Cessione, con valutazione oscillante di poco inferiore ai 5 milioni, praticamente inevitabile per questa prima punta potente (183 cm per 84 kg), in grado di fungere da sponda per i compagni e munita di un sinistro (naturale) esplosivo in grado di far male anche dalla distanza. A lungo punto fermo della sua Nazionale, con media realizzativa di molto migliore (22 gol in 66 apparizioni), negli ultimi due mesi Felipe Caicedo è uscito fuori dal giro della selezione del suo Paese. Ma, se riuscirà a ritagliarsi uno spazio considerevole in Serie A, per il ritorno tra le file de La Tricolor sarà semplicemente questione di tempo. La Lazio lo aspetta.

Foto: ecuavisa.com