Nagelsmann: “Ho avuto un’infanzia difficile. Mio padre si è tolto la vita diversi anni fa. Da lui ho ereditato il coraggio di prendere decisioni”

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Intervista toccante quella di Julian Nagelsmann, CT della Germania, che ha raccontato a Der Spiegel la sua infaznia difficile, con la prematira morte del padre, che si è suicidato diversi anni fa. Queste le sue parole: "Penso spesso a quel giorno: stavo frequentando un corso per allenatori a Oberhaching, vicino a Monaco, e lì stavo ritirando il patentino C. All'improvviso, il direttore del corso mi ha detto di uscire e io scherzando dissi 'Che succede, sono già troppo bravo?'. Un attimo dopo mi trovai davanti a mio suocero, che mi disse che mio padre si era suicidato. È stato difficile; non ha lasciato un messaggio, non c'erano spiegazioni".  Il tecnico continua: "Il modo in cui si è tolto la vita ha fatto capire che la sua decisione era molto chiara. Per la famiglia è stato uno schifo assoluto. Credo che lui volesse davvero morire, non era un grido di aiuto o una segnale. Ho imparato a rispettare la sua decisione". Il padre era nei servizi segreti: "Si vedeva che era sotto pressione, aveva tanto lavoro da fare. Mio padre era nei servizi segreti e non gli era permesso parlare dei suo lavoro. Questo era anche il motivo per cui diceva spesso che tutto era troppo grande per lui. Era una persona molto coraggiosa. Penso di aver imparato molto da lui: non penso troppo a ciò che la gente dice di me. Nella mia prima partita da allenatore in Bundesliga, all'Hoffenheim, ho messo quattro attaccanti. Tutti pensavano che fossi pazzo, ma abbiamo ottenuto un punto importante. Adesso la situazione pesa di più, ma ho ereditato da mio padre il coraggio di prendere decisioni". Foto: twitter personale