NAGELSMANN, IL PREDESTINATO
14.08.2020 | 15:00
Finals 2020. Una storia inimmaginabile. Il Psg di Thiago Silva che di anni ne ha 35 e il Lipsia con Julian Nagelsmann che di anni ne ha 33. Voi direte, che c’è di strano? Nulla, a prima vista. Ma cambia tutto se Nagelsmann è il tecnico dei Tori Rossi: che alla loro seconda partecipazione in Champions League sono arrivati in semifinale dopo aver battuto l’Atletico Madrid.
Il tecnico-ragazzino, che molti accostano allo “Special One”, è l’allenatore più giovane ad arrivare così lontano in UCL. Un record difficile da battere vista la giovane età. Una carriera mancata da calciatore per i troppi infortuni, ed eccolo ora su una delle panchine più belle della Germania con un calcio moderno fatto di appunti, slide sul maxischermo e tanti droni a riprendere gli allenamenti. Maniaco dei numeri, Nagelsmann rifiuta con gentilezza la panchina del Bayern Monaco U23 per concentrarsi sull’Under 19 dell’Hoffenheim. L’allievo sfiderà il maestro in semifinale di Champions. Perché fu proprio Thomas Tuchel a lanciarlo nel mondo degli allenatori. Dopo un giro veloce tra l’Augsburg U12, il Monaco U17, ecco la chiamata dell’Hoffenheim che gli affida dapprima tutto il settore giovanile per poi promuoverlo in panchina all’età di 28 anni. In Germania arriva dunque un nuovo modo di allenarsi, ed è proprio l’Hoff ad allenare i suoi con Footbonaut, una gabbia artificiale con spara palloni per far migliorare la tecnica e i riflessi dei suoi calciatori. Dopo la chiamata del Lipsia al posto di Rangnick nel 2018 dopo aver rifiutato il Real Madrid perché: “qui al Lipsia posso imparare. Nei grandi club no, se non vinci ti licenziano”. Con questa scelta, fatta con tanto coraggio, Julian Nagelsmann, il 33enne allenatore più famoso del mondo, lo vediamo inseguire un sogno. Dalla difesa a tre, al 4-2-2-2 fino al 4-2-3-1. Un allenatore completo.
Foto: twitter Lipsia