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Nainggolan, le sirene cinesi e la sua volontà

15.01.2018 | 23:40

Radja Nainggolan non è stato protagonista di una prima parte di stagione alla sua altezza. Al di là dei numeri in fase realizzativa (14 gol complessivi nella scorsa stagione, appena 2 sin qui quest’anno), le prestazioni del centrocampista belga non sono state continue come di consueto. Le vicende extracalcistiche, su tutti il brutto video di Capodanno con allegata punizione inflittagli dal club, non hanno certo aiutato. Da qui a dire, però, che Nainggolan si trasferirà in Cina la distanza è ampia. Il Guangzhou pigliatutto, che in patria continua a fare man bassa di titoli (7 campionati consecutivi), è disposto ad un sacrificio oneroso, anzi onerosissimo considerato il nuovo regime di tassazione che sostanzialmente raddoppia la cifra investita per il cartellino. C’è stato un incontro nei giorni scorsi, per il cartellino l’Evergrande può mettere sul piatto circa 50 milioni, cifra che al lordo si avvicinerebbe dunque ai 100. La Roma ha smentito di aver parlato della situazione con l’Ansa, quindi non sono arrivate smentite ufficiali. La sensazione è che, più della volontà di Fabio Cannavaro,  conterà quella di Radja, che nelle scorse sessioni ha rifiutato destinazioni tecnicamente ben più competitive (da ultimo il Chelsea) e che ha sempre manifestato con i fatti il proprio legame quasi viscerale con l’ambiente giallorosso. Nainggolan a maggio compirà 30 anni, ultimamente la Roma ha perso terreno da Napoli e Juve, ma perdere un simbolo come il Ninja a metà stagione sarebbe un bagno senza precedenti. Conteranno molto le sensazioni di Radja e la sua voglia di competere ai massimi livelli in campionati top, al cospetto degli ingaggi faraonici che prospettano le sirene cinesi.

Foto: Twitter Roma