Napoli, Kvaratskhelia: “Rispettiamo il Real ma non temiamo nessuno. Spalletti? Gli devo molto. Su Garcia…”

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Kvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di As, emittente spagnola, in cui ha parlato dello scudetto, della Georgia e della prossima sfida con il Real Madrid, Ecco le sue parole: Su Napoli e sullo scudetto: "Sento l'amore di queste persone ogni volta che metto piede fuori da casa mia e non potrei essere più grato. Senza di loro, non saremmo arrivati così lontano. Ti dà un'energia diversa sentirti così sostenuto. La cosa bella è che non importa in quale stadio o città andiamo, c'è sempre un napoletano sorridente pronto a darti amore. Si meritano tutti il meglio. Ho chiuso con 14 gol e 14 assist ma ce l'ho fatta perché ho trovato un gruppo incredibile, un allenatore e uno staff incredibile. Non avrei raggiunto questi numeri da solo. Tutto ha funzionato alla perfezione. La gente ha festeggiato per mesi, ma io ho capito quanto fosse grande quello che avevamo ottenuto dopo la vittoria contro la Juve in aprile. Tornammo a Napoli e c'era l'autostrada bloccata dai tifosi, non potevo crederci. Siamo saliti sul tetto del pullman e abbiamo festeggiato con loro. Io portavo un cappello con lo scudetto, lo conservo ancora. Siamo cresciuti anche a livello internazionale, sentiamo l'importanza di essere azzurri in tutto il mondo. Ci siamo qualificati per i quarti di finale della Champions League e abbiamo la forza di continuare a puntare ad andare lontano in Europa. L'anno scorso avremmo potuto fare ancora di più". Sulla Georgia: "Noi calciatori georgiani siamo cresciuti giocando per strada. Abbiamo lo stesso stile, quello che si crea tra gli edifici, come fanno i brasiliani. Io lo facevo ancora quando ho iniziato ad allenarmi con le squadre: tornavo e giocavo per strada con i miei amici. È lì che mi sono divertito molto. Venendo da un Paese così piccolo era difficile immaginare tutto questo, mi fa capire che mettendo l'anima in quello che fai, il tuo sacrificio viene premiato. Sogno di vincere il Pallone d'Oro, un giorno, come tutti. Secondo me il prossimo lo vince Messi". Sull'astinenza di gol appena interrotta: "Come calciatore, sai che non puoi essere sempre all'altezza di ciò che ti viene chiesto. Bisogna essere consapevoli che momenti come questo arrivano e lavorare per migliorare il proprio gioco. Le critiche non mi interessano: mi interessa solo aiutare la squadra, non importa se con un gol o un assist. Detto questo, mi mancava la sensazione che si prova quando si segna un gol". Sulla sfida contro il Real Madrid: "Sono cresciuto guardando il Madrid in TV e ora sono miei rivali sul campo e nel nostro stadio. È impossibile non essere felici in una notte come questa. Cercavo di imitare le giocate di Ronaldo e Guti, le loro finte, le loro conclusioni. Mi hanno ispirato. Vinicius? È molto bravo, un talento enorme: il migliore in questo ruolo. Sarà una grande esperienza giocare contro di lui e contro i campioni che ha il Real Madrid. Modric, Bellingham, Kroos... potrei citare tutta la squadra. Li rispettiamo molto, sono giocatori di alto livello. Noi rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno. Siamo i campioni d'Italia e faremo di tutto per vincere questa partita". Sul cambio in panchina: "Prima di tutto devo ringraziare Spalletti: ha creduto in me e ha fatto esplodere il mio potenziale. Non avrò mai abbastanza parole per ringraziarlo. Ci sentiamo ogni tanto e lui continua a sostenerci. Rudi è un grande allenatore, stiamo migliorando a poco a poco per imparare la sua tattica e la sua visione. Sono sicuro che presto raggiungeremo la nostra versione migliore. Siamo un gruppo disponibile e disposto a seguire le idee dell'allenatore". Su Osimhen: "Victor è un ragazzo speciale, come lo si vede in campo: è sempre disponibile a darti una mano, dentro e fuori dal campo". Foto: Instagram Kvaratskhelia