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MILIK, GIOIELLO PURO E COSTOSO

28.07.2016 | 09:30

Il Napoli e Arkadiusz Milik, finalmente insieme. L’attaccante sbarca in Italia, ad attenderlo c’è la Serie A. Vi abbiamo raccontato, passo dopo passo, ogni particolare comunicandovi, nel pomeriggio di ieri, che in data odierna il polacco avrebbe svolto le visite mediche. Più di qualche semplice conferma, tuttavia, era già arrivata questo martedì 26 di luglio quando, nel match valevole per il preliminare di Champions fra Ajax e PAOK Salonicco, il calciatore non sedeva nemmeno in panchina. Ora è tutto fatto, Milik è il nuovo centravanti dei partenopei. De Laurentiis piazza un bel colpo versando nelle casse dei Lancieri la cifra di circa 30 milioni di euro. Un sacrificio economico importante che, però, permette al club azzurro di tamponare, almeno numericamente, l’uscita di Gonzalo Higuian (strappo doloroso che lascia ancora una ferita aperta). Dopo la delusione e l’amarezza suscitata dall’addio del Pipita, non era facile rimboccarsi le maniche e cercare una punta che potesse accollarsi tale eredità. Il giusto identikit corrisponde a Milik, freddo attaccante con un passato anche in Germania con le maglie di Bayer Leverkusen e Augsburg. In Bundesliga in realtà non decolla, ma si mette ugualmente in evidenza abbastanza tanto da attirare le attenzioni dell’Ajax. In Olanda, è tutta un’altra musica. Sono trentadue i gol totali messi a segno in Eredivisie in cinquantadue gare disputate. A questi dati, inoltre, si aggiungono i dodici assist confezionati. Per niente pochi per una prima punta. Un’esplosione, nelle ultime due stagioni, che l’ha portato prepotentemente nel giro della Nazionale polacca. Si tratta di un classe ’94, dunque, un vero gioiello da custodire con cura.

Il profilo di Milik è l’ideale per una programmazione duratura e a lungo termine che, nell’arco dei prossimi tre anni, potrebbe portare il Napoli fra le top d’Europa. Il 22enne cresciuto nelle giovanili del Gornik Zabrze, rappresenta il futuro del club azzurro (senza mai dimenticare Manolo Gabbiadini). Per Sarri, si tratta di un regalo del presidente Aurelio De Laurentiis. L’arrivo dell’atipico e moderno centravanti (1,86 cm di pura forza fisica) nativo di Tychy, è in assoluto sinonimo di prospettiva e grande concretezza. Il Napoli non intende fare passi indietro, sopratutto dopo la crescita dimostrata durante la scorsa stagione. È vero, quest’anno non ci sarà Higuain a garantire reti ed esperienza, ma con la cifra incassata da parte della Juventus per avere l’argentino, Cristiano Giuntoli, può realmente realizzare qualcosa di importante. Il ds partenopeo dovrà muoversi con oculatezza e ponderazione per costruire, attorno alla vecchia ossatura, un grande Napoli. Milik è soltanto uno dei primi fondamentali tasselli (presto potrebbe essere il turno di Tolisso). Il polacco può garantire già una discreta esperienza in campo internazionale. Infatti, fra Champions ed Europa League, ha già collezionato venti presenze condite da sette marcature personali. Inoltre, è reduce da una soddisfacente spedizione con la sua Nazionale, in Francia ad EURO 2016, competizione nella quale si è reso protagonista soprattutto con un gol nella gara vinta per 1-0 contro l’Irlanda del Nord nella fase a gironi. Adesso l’ormai ex Ajax sarà a disposizione di Maurizio Sarri, allenatore che potrà plasmare ulteriormente il suo talento usufruendo delle sue grandi capacità sia tecniche che di adattamento. In patria, Milik, è stato spesso paragonato al connazionale Lewandowski, un accostamento a dir poco pesante. Ma, a Napoli, il compito non sarà da meno: ovvero, non far rimpiangere Higuain.

Foto: Milik_Poolse_elftal