Il Napoli ha imparato a difendersi dai nemici “fatti in casa”
31.10.2017 | 00:10
Il Napoli è in testa alla classifica, si gode il momento, sa che la stagione sarà ricca di insidie. E che la concorrenza ha grande spessore, Juve in testa. Ma intanto si avverte una maturità non soltanto nella gestione delle partite, ma anche nelle vicende extracampo. Quando un allenatore non si presenta in sala interviste, meglio ancora sceglie soltanto di andare in conferenza come ha fatto Sarri per motivi di salute, bisognerebbe evitare di fare illazioni e di spargere sospetti. Sono considerazioni di serie “zeta”, chi le fa dovrebbe sforzarsi di trovare altri argomenti quando si accendono le luci della ribalta. Ma il Napoli ha imparato soprattutto a difendersi dai nemici fatti in casa, ex allenatori ed ex direttori compresi, quelli che avevano consigliato a De Laurentiis di sollevare dell’incarico Sarri, poche settimane dopo il suo arrivo, perché altrimenti sarebbe stato un “bagno senza precedenti”. Premesso che il bagno lo hanno fatto loro, la cosa più buffa è che ora sono ancora lì a parlare, invece avrebbero dovuto rinchiuderli nel sottoscala a tripla mandata. Ma sono in buona compagnia, ci sono i corvi che provano fastidio quando il Napoli vince eppure se ne occupano da una vita e indossano sorrisi di circostanza. Magari sono gli stessi che imploravano l’arrivo di un vice Hysaj per l’inadeguatezza di Maggio e che sostenevano come alla lunga Allan sarebbe stato non all’altezza. Tra corvi, amici dei corvi, ex allenatori, ex dirigenti ed ex in tutto il Napoli ha imparato a difendersi dai “nemici fatti in casa” e non. E’ già un bel passo in avanti, comunque vada la stagione.