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DENIS E L’INSAZIABILE FAME DI GOL: EL TANQUE VUOLE TORNARE A RUGGIRE A CREMONA

05.12.2017 | 09:40

Atalanta-Sassuolo, stagione 2015-2016, gol del definitivo 1-1 al minuto 32 con un tap-in ravvicinato dopo aver trovato la respinta di Consigli dagli undici metri. Era il 30 gennaio 2016 e avevamo lasciato così German Denis, alla sua ultima apparizione nel nostro campionato prima di tornare all’Independiente per concludere la carriera. Il corso della storia, però, è leggermente cambiato e ora l’Italia calcistica si appresta ad accogliere, o meglio, a riabbracciare l’esperto e navigato attaccante argentino che, come vi raccontiamo dallo scorso 21 agosto, è ormai promesso sposo della Cremonese. Per Denis, attualmente in forza al Lanus, molto probabilmente si tratterà di un graditissimo ritorno poiché nel nostro Paese ha già indossato le maglie di Cesena, Napoli, Udinese e, appunto, Atalanta. La sua intramontabile e indimenticabile voglia di gonfiare la rete, vi erano pochi dubbi, l’ha spinto in poco tempo ad aprirsi verso questa nuova sfida e a ribaltare tutti i piani già magari stabiliti nella sua mente. Le sue doti le conosciamo tutti: killer instinct, freddezza sotto porta, senso del gol, fame e forza fisica. In una parola, Tanque (carro armato, ndr). Denis nasce a Lomas de Zamora, nella provincia di Buenos Aires, il 10 settembre del 1981 e cresce per le strade del proprio Barrio rincorrendo e prendendo perennemente a calci un pallone. Nel 1997, all’età di 16 anni, viene notato e tesserato dal Talleres de Remedios de Escalada, squadra per cui ha sempre fatto il tifo che ha anche dato i natali calcistici a un certo Javier Zanetti, campione e bandiera dell’Inter. Il giovane e promettente talento si disimpegna egregiamente e spicca per la sua lodevole personalità e, dopo un breve periodo nella formazione Juniores, entra nel giro della prima squadra con la quale, fino al 1999, scenderà in campo 33 volte siglando 25 centri in Primera B Metropolitana (la terza serie professionistica del calcio argentino).

Denis German Los Andes Foto argentinoseneuropa

Dopodiché si trasferisce al Quilmes, ma con i Cerveceros trova poco spazio e nel 2000 passa al Los Andes, club appena retrocesso in Serie B, e il suo rendimento è sorprendente: 18 gol in 28 apparizioni, numeri che rimbalzano in Europa e arrivano sin dalle nostre parti. Infatti, durante il calciomercato invernale del 2002, il Cesena decide di acquistarlo. Una volta arrivato in Romagna incontra non poche difficoltà, in particolar modo ambientali e, nonostante la fiducia del tecnico Giuseppe Iachini, il suo bottino è di soltanto 3 centri in 29 partite giocate. I bianconeri si classificano terzi nel Girone A di Serie C, vengono eliminati dal Pisa in semifinale playoff e stagione conclusa Denis fa ritorno in Argentina accordandosi con l’Arsenal de Sarandì. In Patria ritrova lo smalto perduto e l’allora 22enne ricomincia a segnare con regolarità, in due annata colleziona 13 marcature personali in 54 apparizioni. Poi inizia a girovagare: prima passa al Colòn de Santa Fe (36 presenze 11 sigilli), dopo si accasa all’Independiente con cui gioca e trova la via della rete costantemente totalizzando 37 gol in 70 gare disputate. Denis così vince anche la classifica cannonieri del campionato argentino e questo dato non può passare affatto inosservato. Così, l’ambizioso Napoli di Aurelio De Laurentiis, decide di acquistarlo sborsando la cifra di 8 milioni di euro. Il suo nuovo approdo in Europa gli consente anche di ricevere le prime convocazioni in Nazionale, Denis è sempre più in rampa di lancio e il suo primo centro in maglia azzurra lo trova il 14 agosto 2008 contro gli albanesi del Vllaznia in Coppa UEFA. Il bottino della sua prima stagione alle pendici del Vesuvio è di 8 reti in 34 presenze, mentre nell’annata successiva vede meno il rettangolo verde e, visto il contestuale quanto ingombrante arrivo di Edinson Cavani dal Palermo, il 17 agosto del 2010 fa le valigie e si trasferisce all’Udinese. In Friuli sigla 4 centri in 25 partite, un gruzzolo davvero misero per il classe ’81 che, dopo aver soltanto assaggiato la Champions League nella sfida di ritorno dei preliminari contro l’Arsenal (terminata 2-1 per i Gunners), compie una scelta che darà la definitiva svolta alla sua carriera.

Denis Napoli Foto Sky

Denis, il 25 agosto del 2011, accetta la chiamata dell’Atalanta e si trasferisce con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il primo gol in nerazzurro giunge contro il Palermo, mentre la prima doppietta contro il Lecce e dopo pochi giorni ne fa addirittura tre alla Roma di Luis Enrique (4-1 per gli orobici il finale). Il suo impatto, dunque, è dei migliori e i 16 centri messi a segno spingono il club bergamasco ad esercitare il riscatto dall’Udinese. Nelle stagioni successiva Denis non fa altro che ripetersi e l’Inter ne sa qualcosa dato che, il 7 aprile a San Siro, cade sotto i suoi colpi (4-3 con tripletta dell’argentino). L’ex Napoli ha così raggiunto l’apice, il punto più alto. Il legame con la Dea sembra ormai indissolubile, si tratta di un amore puro e prolifico. L’unica nota stonata, però, avviene dopo la gara con l’Empoli, il 26 aprile 2015: Tonelli marca stretto Denis per tutti i 90′, ma al rientro negli spogliatoi il difensore gli proferisce qualche parola di troppo e il centravanti lo colpisce con un pugno. Episodio che costerà a Denis ben cinque giornate di squalifica. Qualcosa si è rotto, il 34enne non è più sereno come un tempo e cambiare aria appare una mossa inevitabile. Ma prima c’è da scrivere la storia e con quel gol firmato il 30 gennaio del 2016, la punta nativa di Lomas de Zamora, con 56 centri, diventa il miglior marcatore straniero dell’Atalanta e il quarto miglior realizzatore in assoluto dietro solo a Cristiano Doni, Severo Cominelli e Adriano Bassetto. A quel punto Denis carica i bagagli e ritorna in Patria, più precisamente all’Independiente.

Denis vs Sassuolo saluto Foto SportFair

Tuttavia, contrariamente a quanto si credeva, non sarà questo l’ultimo suo atto. Con i Diablos Rojos scende in campo in 26 occasioni gonfiando la rete 5 volte, terminato il campionato, a febbraio, firma con il Lanus, club nel quale si trova tuttora (5 centri in 12 gare il suo score). Ora, però, è tempo di preparare nuovamente le valigie perché, come vi abbiamo ampiamente riferito in esclusiva, l’ambiziosa Cremonese ha deciso di dare peso alla promessa fatta durante la scorsa estate e di rispettare la vecchia stretta di mano. Nei prossimi mesi il tecnico Attilio Tesser dovrà fare a meno di Benjamin Mokulu a causa di un brutto infortunio al tendine d’Achille, il direttore sportivo Stefano Giammarioli non ha perso tempo ed è pronto a concludere un’operazione di assoluto spessore per la Serie B. Il futuro di Denis, salvo clamorose variazioni, sarà nuovamente in Italia. Le sue gesta faranno sicuramente impazzire i tifosi grigiorossi. Paulinho-Denis, ora la Cremonese può sognare. E El Tanque torna a ruggire, stavolta a Cremona.

Foto: ARG Noticias