Napoli, contro il Real ripensando all’incrocio beffardo di 30 anni fa
L’urna di Nyon è stata benevola con la
Juventus, che agli ottavi di finale di
Champions League troverà il
Porto, malevola invece con il
Napoli, che dovrà vedersela con il
Real Madrid campione in carica, nonché club che detiene il record di vittorie: ben
11 le Coppe dalle grandi orecchie levate al cielo dai
blancos nella loro gloriosa storia. Un incrocio tremendo per gli azzurri, chiamati ad esorcizzare lo spauracchio
BBC. Una doppia sfida che non può che riportare alla mente l’edizione 1987-88. Alla
Coppa dei Campioni dell’epoca partecipavano soltanto 32 squadre, le vincenti dei rispettivi campionati. Non esistevano i gironi, soltanto gare ad eliminazione diretta sui 180 minuti. E al
Napoli, all'esordio assoluto nella massima competizione per club poiché fresco di primo storico scudetto griffato
Maradona, andò malissimo dal momento che pescò il
Real già al primo turno, ossia ai sedicesimi di finale.
Shamrock Rovers-Omonia Nicosia e
Aarhus-Jeunesse d'Esch tra gli altri abbinamenti, giusto per dare una misura della sfortuna partenopea, un'autentica beffa. Anche in quel caso l’andata si disputò al Bernabeu (
a porte chiuse in seguito alle intemperanze dei propri tifosi, gli Ultras Sur), il 16 settembre del 1987: gli spagnoli vinsero 2-0 grazie all’acuto di
Michel e ad un’autorete di
De Napoli. Al ritorno, due settimane più tardi, il gol di
Francini illuse il San Paolo, poi gelato dal
Buitre Emilio Butragueño per il definitivo 1-1. E tra febbraio e marzo, praticamente 30 anni dopo, gli uomini di
Sarri proveranno a servire freddissimo il piatto della vendetta, pur sapendo che contro la formazione di
Zidane servirà un’impresa. Foto: Wikipedia