Nazionale, Conte: “L’assoluzione non è un lieto fine”

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E’ iniziato oggi lo stage della Nazionale in vista degli Europei che si svolgeranno in Francia. Sono ventotto i giocatori convocati da ct Antonio Conte, per la quattro giorni di Coverciano. L'allenatore dell’Italia ha parlato in conferenza stampa, toccando gli argomenti più spinosi che hanno caratterizzato le ultime giornate, partendo dall’assoluzione arrivata dal tribunale di Cremona. “E’ arrivata una buona notizia per me - ha esordito Conte -. E’ difficile però definirlo un lieto fine, perché non dimentico i quattro anni precedenti, le perquisizioni alle 5 del mattino, le televisioni sotto casa, i titoli sui giornali e le trasmissioni. Situazioni che hanno fatto male a me ed alla mia famiglia, hanno tracciato un segno che rimarrà per sempre”.



Dopo lo sfogo, Conte non si sofferma più di tanto sulla vicenda che ha interessato Leonardo Bonucci, convocato per lo stage ma trattenuto dalla Juventus a Vinovo, malgrado la squalifica gli proibisca di scendere in campo nella finale di Coppa Italia contro il Milan. “Penso che nessuno abbia sbagliato - ha risposto -. Ho convocato il giocatore perché squalificato e volevo averlo in ritiro. La Juventus poteva non mandarlo e non l’ha mandato. Ne abbiamo preso atto, amici come prima”.
 
Non mancano le domande sul successori, tra cui è uscito il nome di Giampiero Ventura, attuale tecnico del Torino. “E’ una decisione che spetta alla FIGC - taglia corto -. Non voglio entrare nel merito”. Pesanti le assenze di Claudio Marchisio e Marco Verratti nello scacchiere azzurro che partirà per la Francia. “Cercheremo di partire dalle certezze che abbiamo, anche se queste assenze hanno complicato i piani. Ripartiremo dalla difesa della Juventus”. 

Foto: Twitter Nazionale Italiana