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NEL NOME DEL PADRE E NON SOLO: MARCUS THURAM, FORZA FISICA E KILLER INSTINCT

02.09.2018 | 10:45

Si chiama Marcus Thuram, è un 21enne attaccante in forza al Guingamp ed è considerato uno dei migliori talenti del calcio francese. Non solo: Marcus è figlio dell’eroe della Coppa del Mondo del 1998, Lilian. La capacità realizzativa del giovane Thuram, però, non era certo una caratteristica che faceva parte del repertorio del, che è andato a segno appena 15 volte in 825 partite giocate. Naturale se si considera che suo figlio più grande gioca dall’altra parte del campo, con l’obiettivo di bucare i portieri avversari e non di difendere i propri pali. Di simile hanno il fisico, forte e possente, difficile da buttare giù. Oltre che una grande fame di vittorie.

Nato a Parma il 6 agosto 1997, già da molto tempo Marcus era una promessa del calcio professionistico, avendo cominciato a fare parte dell’Accademia dello Stade Bonal all’età di soli 15 anni su consiglio di suo padre. Ma è stato nell’accademia del Sochaux, una delle più importanti in Francia, dove per la prima volta ha ricevuto dei riconoscimenti internazionali, facendo parte della nazionale francese Under 17, e da quel momento in poi ha giocato per tutte le selezioni giovanili fino all’Under 20. E’ stato anche il club nel quale Marcus ha fatto il suo debutto senior, entrando a partita in corso nel marzo del 2015 contro lo Chateauroux. Un paio di mesi dopo è stato uno dei marcatori nella finale della prestigiosa Coppa Gambardella, che è la competizione nella quale si sfidano le maggiori accademie giovanili di Francia. Nelle due successive stagioni la sua carriera professionale è avanzata, trascorrendo in campo più minuti rispetto al passato. Ruba comunque l’occhio e in estate arriva il primo grande salto della carriera. Il Guingamp lo acquista e gli dà la grossa chance di mettersi in mostra nel massimo campionato francese, ma la vera svolta la dà Antoine Kombouaré. L’allenatore dei bretoni decide di spostare Marcus nel ruolo di centravanti e i frutti non tardano ad arrivare. Dopo circa 100 minuti complessivi in Ligue 1, Thuram sigla il suo primo gol, realizzato con un gran colpo di testa contro il Lione. Marcus lo ha celebrato in un modo familiare, avvicinando la mano alla bocca e facendo una faccia pensierosa per ricordare la famosa esultanza del padre nel 1998 dopo il secondo gol messo a segno nella semifinale di Coppa del Mondo contro la Croazia. L’unica occasione nella quale andò a segno per ben due volte nelle sue 142 apparizioni con la casacca transalpina. Solamente poco dopo, però, è stato appurato che il giovane Thuram non stava rendendo omaggio a suo padre bensì a un famoso rapper francese.

La stagione in corso è iniziata nel migliore dei modi, almeno sotto il punto di vista personale: gol al debutto contro il Tolosa, altro sigillo alla quarta giornata, nel match contro il Saint-Etienne, disputatasi ieri. Per il suo Guingamp sono arrivate ben 4 sconfitte, ma il gioiellino Marcus ha mostrato di essere pronto per il grande salto. E due settimane fa, è andata in scena una giornata speciale per la famiglia Thuram e per Gigi Buffon: Giungamp-Psg ha significato per l’ex portiere della Juve l’occasione per riabbracciare il figlio del compagno di squadra, nato quando i due giocavano ancora nel Parma. Numero 11 sulle spalle, Marcus ha così ritrovato sul campo l’amico del padre e a fine partita ha scambiato con lui la maglia. Un gesto che ha fatto presto il giro del mondo. Fisico possente, accelerazioni micidiali e un senso del gol da far invidia a tanti: queste le caratteristiche migliori di Marcus Thuram, che ha come modelli Neymar e Ibrahimovic, mica due qualunque. Nel suo repertorio c’è la grande abilità nel gioco aereo, come dimostrano i suoi numerosi gol arrivati grazie ai colpi di testa. La velocità di esecuzione negli ultimi 16 metri lo rende una minaccia costante e pericolosissima per le difese avversarie. Marcus Thuram, nel nome del padre e non solo, sognando di ripercorrere le orme vincenti di Lilian…

 

Foto: L’Equipe