NELSON SEMEDO, L’INARRESTABILE FRECCIA DEL BENFICA

Partiamo da un presupposto: il Benfica è un club che vende. Oblak, Enzo Perez, Markovic, Bernardo Silva e Garay nel 2014, André Gomes, Joao Cancelo e Rodrigo nel 2015, Renato Sanches e Nico Gaitan nel 2016, con Gonçalo Guedes che ha appena salutato, storia di gennaio 2017: volendo restringere l’indagine esclusivamente agli ultimi tre anni, queste undici cessioni hanno portato oltre 240 milioni di euro (bonus esclusi) nelle casse della blasonata società di Lisbona. Premessa utile ad introdurre il nostro personaggio del giorno, da mesi al centro dei rumors di mercato e tra i più seri candidati ad allungare la lista degli ex illustri, unitamente al portiere Ederson ed a Victor Lindelof, il centrale difensivo svedese ancora di stanza al Da Luz contro ogni pronostico. Stiamo parlando di Nelson Semedo, professione terzino destro, ventitré anni, fisico scattante (177 cm per 65 kg), già autore di ben 10 assist e 2 gol in stagione, la sua seconda da titolare, nelle 39 presenze messe sin qui a referto nelle varie competizioni.



Manchester United, Chelsea, Bayern Monaco, Barcellona, Inter, Juventus e Milan, questi i top club segnalati dalla stampa lusitana sulle tracce del nostro protagonista quotidiano, da non confondere con l’altro Semedo della Capitale, Ruben, che di mestiere fa il difensore centrale e gioca nello Sporting allenato dal grande ex Jorge Jesus. Contratto fino al 2021, solita clausola rescissoria elevata (45 milioni di euro) alla portoghese, i presupposti affinché si scateni una vera e propria asta ci sono tutti. Sì, perché Nelsinho è un laterale velocissimo, potenzialmente devastante sia sul lungo che sul breve, ma anche munito di una buona tecnica di base che gli consente di essere efficace in entrambe le fasi: copre ordinatamente e si sovrappone sulla fascia, pronto a puntare il fondo per mettere in mezzo palloni invitanti per attaccanti o centrocampisti a rimorchio. Rui Vitoria lo schiera sull’out di competenza nella retroguardia a quattro, ma Semedo ha le caratteristiche per coprire anche tutta la corsia destra in un eventuale centrocampo a cinque. Paga un po’ dazio sulle palle alte, inevitabile considerata la struttura, ma realmente è uno stantuffo inarrestabile che potrebbe far comodo a numerose big del Vecchio Continente.

Nelson Cabral Semedo nasce a Lisbona il 16 novembre 1993, da una famiglia di origini capoverdiane. Si accosta al mondo grazie all’União Sintrense, nel cui vivaio si forma fino al debutto tra i grandi, in terza serie, all’età di 17 anni, accumulando nel complesso 26 presenze e 5 reti. Nel gennaio del 2012 il Benfica, da sempre attento ai migliori prospetti emergenti in patria, gli fa sottoscrivere un contratto quinquennale, lasciandolo comunque in prestito nel suo club di provenienza fino al termine della stagione, per poi girarlo al Fatima, sempre in terza divisione, e riaccoglierlo infine alla base nell’estate del 2013, aggregandolo alla seconda squadra militante in cadetteria. Nelson scende in campo 57 volte con la casacca del Benfica B, va a segno 3 volte e fornisce 10 assist vincenti, quanto basta per meritarsi la promozione di Rui Vitoria, che nell’estate del 2015 lo promuove, lanciandolo subito da titolare, dopo il “tradimento” di Maxi Pereira volato al Porto.



A livello di Nazionale, Nelsinho, assistito dall’immancabile Jorge Mendes, ha fatto il suo esordio l'11 ottobre 2015, in occasione della vittoriosa trasferta contro la Serbia valida per le qualificazioni agli Europei, che poi la rappresentativa di Fernando Santos avrebbe vinto sulla pelle dei padroni di casa della Francia. Europei cui però l’esterno portoghese non ha partecipato, verosimilmente per colpa dell’infortunio al ginocchio che lo tolse di mezzo per tre mesi a metà stagione, facendogli perdere posizioni nel gerarchie del ct, che però adesso è tornato a convocarlo nuovamente anche se quella citata resta sin qui l’unica presenza di Semedo con la maglia del Portogallo. In carriera Nelson finora ha vinto 1 campionato, 1 Coppa di Lega e 1 Supercoppa, ma presto il suo personale palmarès potrebbe arricchirsi, dato che il Benfica, appena eliminato dal Borussia Dortmund agli ottavi di Champions, si sta giocando il titolo - punto a punto - con il Porto (al rientro dopo la sosta lo scontro diretto, in casa), con finale di Coppa di Portogallo già ipotecata dopo il 2-1 nell’andata della semifinale sul campo dell’Estoril. Questo per quanto riguarda il presente. Nel futuro di Semedo, invece, c’è un trasferimento a cinque stelle, restano soltanto da capire tempistica e destinazione.



Foto: Metro