N’GOLO KANTÉ, QUANDO LA REALTÀ SUPERA I SOGNI
01.04.2016 | 09:30
Dici Leicester e pensi al miracolo calcistico più significativo degli ultimi anni, pensi alla squadra che, partita per salvarsi, rischia di vincere addirittura la Premier League, il campionato più affascinante e ricco del mondo. Già, perché le Foxes, quando al termine della stagione mancano appena 7 giornate, vantano 5 punti di vantaggio sul Tottenham, l’unico competitor riuscito a mantenere la scia dell’orchestra magistralmente diretta da Claudio Ranieri, il tecnico testaccino che – a 64 anni suonati – è realmente vicino ad imprimere a caratteri cubitali il proprio marchio sulla storia del calcio. I paragoni in questi mesi si sono sprecati: dal Verona di Bagnoli al Kaiserslautern di Rehagel. Con il dovuto rispetto per la Ligue 1, contano meno gli acuti di Auxerre, Lens e Montpellier oltralpe, mentre in terra britannica avuto riguardo all’epoca recente spicca su tutti il precedente del Blackburn, che nel 1995 trionfò sulle ali del super bomber Alan Shearer. Paragoni che in effetti lasciano tutti il tempo che trovano, perché era comunque un altro mondo, decisamente meno inquinato da petroldollari e faraonici diritti tv.
All’interno del nostro consueto spazio quotidiano abbiamo via via tracciato i profili di tanti protagonisti dell’attuale capolista british: dai gemelli del gol Jamie Vardy e Riyad Mahrez al portiere figlio d’arte Kasper Schmeichel; dal baluardo tedesco Robert Huth a Danny Drinkwater, che di acqua più che berne ne porta tanta a centrocampo, per arrivare a Okazaki e Ulloa, preziosissime alternative offensive a disposizione dell’allenatore capitolino. Oggi invece accendiamo i fari sulla terza stella dei beniamini del King Power Stadium, il francese N’Golo Kanté, motorino inesauribile (169 cm per 68 kg) della mediana cui il destino sta riservando una favola assolutamente in linea con quella della sua squadra. Nato a Parigi, nel 10° arrondissement, il 29 marzo del 1991 da genitori di origini maliane, fino a qualche mese fa il suo nome era noto soltanto ai più accaniti appassionati transalpini, che la scorsa stagione lo avevano visto per la prima volta all’opera in Ligue 1 tra le file del Caen: annata di livello, conclusa con 37 presenze e 2 gol a corredo di prestazioni sopra la media, valsegli il trasferimento in una “piccola” di Premier League. Prima? Tra cadetteria e terza serie, un anno sempre a Caen, i due precedenti fra Ligue 2 Championnat National nel Boulogne, compagine in cui aveva ultimato la formazione giovanile dopo i ben 10 anni trascorsi nel vivaio del Suresnes, sulla riva sinistra della Senna. Ebbene, oggi N’Golo, oltre ad essere un intoccabile nel canovaccio del Leicester, è persino reduce dal primo gol con la maglia della Francia, giunto appena alla seconda presenza in Nazionale. Storia di 3 giorni fa: contro la Russia, nel giorno del suo 25esimo compleanno: ”Il gol è stato davvero un bel regalo, per giunta all’esordio da titolare”. Deschamps non poteva più ignorarlo, lo ha convocato a furor di popolo e, con ogni probabilità, lo inserirà nell’elenco dei galletti precettati per l’Europeo di casa. Sì, le favole esistono e la strada verso l’happy ending per Kanté va facendosi sempre più in discesa. Negli ultimi due mesi il nome del centrocampista è stato infatti accostato ai più svariati top club del Vecchio Continente: dall’Arsenal al Chelsea, passando per Real Madrid, Juventus e Psg, sempre in cerca dei migliori profili caserecci da inserire nella rosa di Laurent Blanc. La sensazione, distinta, è che il bello debba ancora venire. A partire dall’obiettivo Premier da centrare, rimpolpando l’attuale score che parla di 30 apparizioni, 3 assist, 1 rete al Watford dei Pozzo, centinaia di palloni recuperati e poi smistati e soli 3 cartellini gialli: pochissimi considerata la tipologia del ruolo ricoperto da chi è stato già ribattezzato “il nuovo Makelele”, disinvolto in entrambe le fasi come il mitico Claude. Come sta vivendo la situazione il diretto interessato? Con personalità, senza lasciarsi andare a eccessivi voli pindarici: ”In questo momento penso solo a battermi per il Leicester, lotteremo per il titolo in ognuna delle sette partite che restano da giocare. Ma non è finita, guai a pensarla così. Le voci di mercato? Non mi interessano, sono concentrato sul campo, vedremo cosa succederà nella prossima stagione”. N’Golo Kanté, quando la realtà supera i sogni.
Foto: Daily Express