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Nicchi: “Arbitri in tv nel post partita? Non siamo ancora pronti. La moviola in campo…”

26.09.2016 | 11:09

Il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, ha parlato ai microfoni di Radio Uno spiegando nel dettaglio il progetto futuro per il settore arbitrale: “Ci sono tanti punti importanti nel nostro programma, di cui parleremo. Abbiamo già risolto tanti problemi quest’anno, il primo problema da affrontare è la violenza sui campi di calcio, anche nei confronti degli arbitri. Arbitri in tv nel post partita? È un progetto a cui sto lavorando da tempo e a piccoli passi ci stiamo avvicinando. È un discorso al quale tengo perché è giusto parlare serenamente di quanto successo. Non tutti sono preparati per accettare un dibattito pubblico con la giusta calma. C’è chi è propenso a farlo e chi no. Se oggi gli arbitri parlassero, si tratterebbe solo del riconoscimento dell’errore e non della lode per una decisione giusta. Si costringerebbe una persona ad andare davanti alla tv a dire ‘Ho sbagliato’. Non si possono fare conferenze solo sull’errore, bisogna cambiare mentalità. Che senso ha parlare a mente ancora calda? Ognuno ha le sue ragioni e convinzioni. Bisogna rispettare il lavoro di giocatori e società, ma anche quello degli arbitri”.

Nicchi ha parlato anche della possibilità di inseirire la moviola in campo: “L’arbitro non chiederà nulla: è un anno sperimentale, durante la gara non succederà nulla. Ci saranno arbitri che verranno abituati a vedere un’immagine tramite una telecamera, farà una relazione e diranno quando avrebbero chiamato in causa l’arbitro o lo stesso arbitro avrebbe chiamato in causa la moviola. Alla fine la UEFA e l’International Board decideranno il protocollo: ci sarà un arbitro davanti alla telecamera ma che non potrà correggere l’eventuale errore. La sperimentazione è molto complessa ma noi siamo pronti a iniziare”.

Foto: figc.it