NICOLAS GERRIT KÜHN, LONTANO DAI SENTIERI BATTUTI, VERSO LA CONSACRAZIONE

Nicolas Kühn è stato nominato "Man of the Match" dalla UEFA nella giornata di ieri, grazie a una rimonta sensazionale e a una prestazione sontuosa contro la sua ex squadra, il Lipsia. Il numero 10 del Celtic ha dato prova della sua immensa qualità, confermandosi nuovamente un vero e proprio punto cardine. Sostituito al 74° minuto da Yang, Kühn ha ricevuto una standing ovation dal pubblico del Celtic Park, un omaggio meritato per una prestazione che ormai è diventata consuetudine in quel di Glasgow. A fine partita, Kühn ha dichiarato: "È stato incredibile, mi ci è voluto un po' per capirlo, ma è per questo che giochiamo". Ma chi è il fantasista che sta facendo impazzire la Scozia? Nato a Wunstorf il 1° gennaio 2000, al secolo Nicolas Gerrit Kühn, incarna una storia di rivalsa, duro lavoro e sacrifici per raggiungere quel sogno che tutti, almeno una volta, abbiamo immaginato. Cresciuto nelle giovanili del St. Pauli e dell’Hannover 96, è poi passato all’RB Lipsia. Il 16 gennaio 2018 si è trasferito all’Ajax, dove ha firmato fino al 2021. Successivamente, il 22 gennaio 2020 in prestito al Bayern Monaco, che il 14 luglio successivo lo ha acquistato a titolo definitivo, facendogli firmare un triennale. Il 29 giugno 2021, Kühn è stato ceduto nuovamente in prestito all’Erzgebirge Aue e, nel 2022, ha firmato un quadriennale con il Rapid Vienna. La vera svolta è arrivata il 17 gennaio 2024, quando il Celtic lo ha acquistato per 3,5 milioni di euro, offrendogli un contratto fino al 30 giugno 2029. Da quel momento, la sua carriera ha preso il volo, raggiungendo finalmente quel salto di qualità che tutti attendevano. Kühn è un "10" classico, mancino di piede, capace di giocare sia come trequartista sia come esterno destro a piede invertito, pronto ad entrare dentro al campo per far male. Quest'anno ha già segnato 7 gol in appena 15 partite. Per capire la determinazione di questo ragazzo, bastano le sue parole di qualche anno fa, quando il futuro era ancora incerto e mancavano quei punti fermi che oggi ha saldamente messo: "Ho sempre voluto solo giocare a calcio. Non si è mai trattato di soldi o fama per me. Ho rinunciato consapevolmente a molto, forse volevo anche allontanarmi da questi grandi nomi." La partita di ieri lo ha confermato. Il suo primo gol è un esempio di tecnica pura: Kühn si accentra, trova un varco e con un sinistro a giro, chirurgico e neanche troppo violento colpisce sotto l’incrocio. Nel secondo gol, il '10' si trasforma in un '9', posizionandosi nell’area piccola e sfruttando un'azione di pressing intensa del Celtic per siglare la rete. A volte il destino gioca con coincidenze singolari. Come raccontato da Joe Hart, ex portiere del Celtic, in un'intervista a TNT Sports; lo scorso anno l’allenatore Brendan Rodgers diceva spesso a metà partita: "Nicolas, mostraci cosa sai fare, sembrava che a volte dubitasse di se stesso, ma Brendan ci ha sempre creduto". E con il tempo, finalmente, Nicolas Gerrit Kühn sta mostrando tutto il suo talento, un talento forgiato nella gavetta e nel sudore sul campo, senza la fretta di dover dimostrare nulla, ma pienamente meritevole di essere celebrato. Foto: twitter celtic