NICOLAS OTAMENDI, IL REAL SI FERMA A 22

Quando, dopo soli 14 minuti di gioco, il Real Madrid si è portato avanti su rigore grazie al solito fenomenale Cristiano Ronaldo, tutti hanno pensato che fosse l'inizio dell'ennesima serata di festa. La 23esima di fila, una striscia di successi leggendaria, più che impressionante. E invece gli uomini di Ancelotti non avevano ancora fatto i conti con la difesa del Valencia. Che non solo ha concesso poco altro da quel momento dell'incontro in poi, ma che ha mandato in gol due dei suoi elementi cardine. Succede tutto a inizio ripresa: prima Barragan pareggia i conti al 52', poi tocca a Nicolas Otamendi. Sugli sviluppi di un corner dalla destra è imperioso lo stacco di testa del centrale giallorosso: Sergio Ramos non riesce a contrastarlo, Casillas è beffato, il Real è sotto e rischia di dire addio alla lunghissima serie positiva. Così andrà a finire: 2-1 per il Valencia, un inizio di 2015 da dimenticare per le Merengues, fresche del titolo di campioni del mondo. Al Mestalla ci hanno creduto di più i padroni di casa che, grazie a questa rimonta, sono adesso a quota 34 in classifica, in piena lotta per un posto in Champions League. E magari per qualcosa in più...
Dicevamo di Otamendi, il match-winner roccioso e al tempo stesso minaccioso in fase offensiva. Un nome che nel panorama calcistico internazionale è conosciuto ormai da diversi anni, eppure parliamo di un ragazzo classe 1988. Un talento puro, dal fisico massiccio (184 centimetri di altezza per 82 chilogrammi) e già dai primi anni di carriera definito in patria come "il nuovo Samuel". Otamendi, nativo di Buenos Aires, esordisce nel calcio che conta a 20 anni con la maglia del Velez Sarsfield. E' il biennio più importante per lui, un paio di stagioni che gli valgono subito la convocazione in Nazionale e soprattutto l'Europa: il 23 agosto del 2010 è il Porto ad aggiudicarselo sborsando 4 milioni di euro. Con i Dragoes mette a segno il prestigioso Treble, cioè scudetto, Coppa di Portogallo ed Europa League; vince il campionato anche l'anno successivo (2011/2012), confermandosi uno dei migliori difensori centrali in circolazione. I quattro anni al Porto si chiudono con un bottino invidiabile: oltre ai quattro trofei, 77 presenze e 7 reti. Il 5 febbraio 2014 il Valencia decide di investire ben 15 milioni di euro per fargli assaggiare i palcoscenici della Liga e, dopo una brevissima parentesi in prestito all'Atletico Mineiro, da questa stagione il giocatore argentino è a tutti gli effetti il pilastro della retroguardia valenciana. 
La propensione a punire gli avversari su calcio piazzato si è tradotta ieri nel bellissimo colpo di testa che ha mandato il Real Madrid al tappeto. Tre punti per fermare la lanciatissima capolista alla soglia delle 23 perle, un successo dal sapore speciale sia per la classifica sia a livello personale. Una vittoria targata Nicolas Otamendi, verso nuovi prestigiosi obiettivi.




Foto: Sito del Valencia