NOA LANG, L’ULTIMA PEPITA (DA RECORD) DELL’AJAX
In casa Ajax brilla una nuova - l’ennesima - promessa. Il florido vivaio del club di Amsterdam ci regala la storia di Noa Lang. Il centrocampista offensivo, classe 1999, ha coronato la prima presenza da titolare in Eredivisie con una tripletta da urlo. Il giovane gioiellino dei Lancieri si dimostra il vero asso nella manica di Ten Hag, guidando la rimonta ajacide che ha permesso di strappare i 3 punti contro il Twente e di consolidare il primato ribaltando il parziale da 2-0 a 2-5. Il suo impatto sul match è letteralmente devastante, dopo i primi 20 minuti di carburazione, dove tutto l’Ajax accusa la pressione del Twente che raggiunge il doppio vantaggio con Cantalapiedra e Nagamura, imbeccato sempre dallo spagnolo. Lang accorcia le distanze alla mezz’ora e da quel momento in poi inizia il suo show personale: nella ripresa timbra il 2-2, il 4-2 della sicurezza giunge da un’iniziativa favorita dall’intervento discutibile dell’estremo difensore avversario. A completare il pokerissimo è Huntelaar, entrato al 26′ per l’infortunio di Promes. Ma non è tutto: Lang si carica la squadra sulle spalle e, a soli 20 anni, riesce a mettere a segno una tripletta fondamentale che gli consente di far volare l’Ajax, sempre più lanciato verso il titolo di campione d’Inverno.
Un’impresa, quella di
Lang, che gli permette di raggiungere un record che durava da ben 60 anni. Solamente Henk
Groot, nel lontano 1959 riuscì ad emulare il ragazzo. Lang, classe ‘99, ha iniziato la sua avventura calcistica nelle giovanili del
Feyenoord. Nel 2013, il ragazzo entra nelle mire
dell’Ajax che lo strappa agli eterni rivali, aggiudicandosene le prestazioni per gli anni futuri. La scalata verso la prima squadra è rapida e l’esordio, in Eredivisie, non tarda ad arrivare: nel 2018/2019 il tecnico Ten Hag gli concede 3 spezzoni di match per iniziare a prendere dimestichezza con la categoria. Il giocatore ha sempre sorpreso per le sue doti d’inserimento nella fase offensiva: la sua caratteristica principale è quella di sapersi muovere in area, trovando sempre la giusta posizione che gli permette di gonfiare la rete. Prima qualche sporadica apparizione in Coppa Nazionale, poi i gettoni fra Champions ed Eredivisie, fino ad arrivare alla tripletta da urlo contro il Twente. Per l’ennesima volta l’Ajax si conferma una florida culla di campioni in erba: le premesse per una carriera importante ci sono tutte, ora toccherà a Noa lanf l’arduo compito di entrare nell’olimpo del calcio come tanti altri suoi predecessori sfornati dai Lancieri. Foto: Twitter ufficiale Ajax