Novellino in silenzio stampa, ma ha già fatto troppi danni. Più di De Canio 

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Walter Novellino ha saltato la conferenza stampa prima di Avellino-Parma. Invece, sarebbe stato più giusto parlare dopo le ultime uscite cervellotiche. Nell'ultimo mese, in quest'ordine, Novellino ha offeso un giornalista, ha mandato a quel paese un tifoso con gesti plateali dal campo di allenamento. E poi, dulcis in fundo (?), ha completato l'opera alla vigilia di Pro Vercelli-Avellino definendo i giornalisti "sordomuti" soltanto perché non aveva gradito un pezzo pubblicato in mattinata. Novellino ha avuto il tempo di chiedere scusa, nessuno in conferenza lo ha fermato o corretto, ha deciso di disertare il post-Vercelli mandando il suo vice Imbimbo e ha fatto la stessa cosa oggi. Novellino è riuscito nella non facile impresa di far lottare l'Avellino per la salvezza: con quell'organico e pur considerati gli infortuni avrebbe dovuto fare molto di più. Alcuni suoi colleghi gli hanno dato belle lezioni di continuità tattica e di chiarezza nelle scelte, ma questo è un altro discorso. Novellino può sbagliare in campo, ma non può offendere in modo reiterato fuori. Non facciamo la morale, ma gli allenatori dovrebbero essere educatori, invece il signor De Canio ha strattonato un povero team manager - quello della Ternana - che ha sbagliato a chiamare un cambio. E poi ha ritenuto opportuno chiedere scusa 48 ore dopo, nel frattempo il team manager aveva deciso di presentare le dimissioni senza che qualcuno le respingesse. In fondo aveva sbagliato molto più De Canio nel preparare Ascoli-Ternana che lo stesso team manager. Novellino ha fatto peggio perché loro possono permettersi di tutto. E nessuno li ferma... Foto: sito ufficiale Avellino