NSAME, LA MACCHINA DA GOL DELLO YOUNG BOYS
02.04.2020 | 14:55
Da trascinatore dello Young Boys a possibile uomo mercato. Jean-Pierre Nsame si è reso protagonista di una stagione eccezionale fino allo stop causa Coronavirus: il centravanti camerunense ha realizzato ben 18 gol in Super League (capocannoniere indiscusso del campionato svizzero), 24 i sigilli complessivi in 32 presenze se si considerano tutte le competizioni. Numeri da urlo per l’attaccante classe 1993, ormai arrivato alla definitiva consacrazione e pronto a spiccare il volo verso lidi più prestigiosi.
Gli esordi poco convincenti in Francia tra Angers e Amiens lasciavano presagire una carriera avara di risultati personali: nonostante un’ottima fisicità, Nsame sembrava essere troppo sgraziato nel controllo di palla e anche sotto porta gli errori non erano pochi. In Ligue 2 riesce a trovare qualche marcatura e qualche soddisfazione, ma il 2015-16 in Ligue 1 fu un anno assolutamente da dimenticare. Solo cinque presenze con i bianconeri della Loira e il passaggio in Svizzera l’anno seguente ma solo in Challenge League, in seconda divisione, con il Servette. Qui arriva la svola: Nsame vince la classifica dei marcatori con 23 reti senza però riuscite a ottenere la promozione. Il passaggio in Super League, in ogni caso, arriva poco dopo: l’ambizioso Young Boys trova in Nsame l’uomo giusto per affiancare in attacco Hoarau e per tornare a vincere. La scelta si rivela azzeccata: a fine anno sono 13 i suoi centri, solo due in meno del suo compagno di reparto francese e lo Young Boys festeggia il titolo. L’anno successivo altri 15 centri, poi ecco la definitiva esplosione, la consacrazione: in questa stagione Nsame si è caricato sulle spalle la squadra di Berna collezionando ben 24 gol totali fino allo stop forzato delle competizioni.
Come se non bastasse, Jean-Pierre Nsame a inizio anno è stato eletto come miglior giocatore della scorsa stagione di Super League. Una crescita esponenziale quella dell’attaccante camerunense, diventato con il passare degli anni una vera e propria macchina da gol. La cattiveria sotto porta non è più stata un suo limite, ma bensì un pregio, e sarà difficile per i gialloneri tenerselo stretto in futuro.
Foto: LeMatin