“O mamma mamma mamma, sai perché…” il Calcio sarai sempre tu
25.11.2020 | 19:30
E’ morto il Calcio, anche per chi ha sempre pensato che il pallone fosse rettangolare o esagonale. E’ morto il Calcio che rinascerà sempre in quei ricordi indelebili, custoditi dentro un cassetto, con quel VHS impolverato, ricco di poesia e impregnato di magia. La massaia di Napoli che prepara il ragù, che accende la televisione, che non ha mai visto una partita e che non ha bisogno di chiedere.
Diego, Diego, Diego. La storia di una città che ha, avrà sempre lo specchietto (davanti mentre fa la barba, dietro mentre guidi, un retrovisore per immaginarlo sempre accanto) con la sua immagine, con la sua foto, con la sua vita che scorre lenta ora che non c’è più. Diego è la tua infanzia che torna, resta, parte, si ferma, riparte e ti accompagnerà sempre. Diego è quella vibrazione che ti fa innamorare senza che debba chiederti perché. Diego è quel pomeriggio che dici “aspetta, voglio leggere una poesia senza che debba aprire un libro e sfogliarlo”. Non ci sono colori o bandiere, non esiste una parola che spieghi, esistono quei frammenti fantastici che ti scortano ora quasi fosse una consolazione, una speranza, una preghiera, una Leggenda. Eri un bambino e poi si diventato uomo. “Sai perché mi batte Il corazon?”: semplicemente perché, dietro qualsiasi campanilismo, c’è poi l’emozione del ragazzino che diventa forte, grande e imbattibile per le emozioni che TU gli hai trasmesso.
Morire a 60 anni, dopo una vita tormentata e la salute appesa a un’altalena, è la crudele realtà che lo renderà comunque eterno. Ci piace ricordare quel giorno del 1984, il 5 luglio per la presentazione ufficiale al San Paolo, quei palleggi che raggiunsero il Cielo, le chiavi della città, un idillio fatto di complicità dentro qualsiasi forma di trasgressione. La mano di Dio ora riceverà una carezza, passando dal profano al sacro. Il più Grande di sempre e all’interno di qualsiasi generazione: ieri, oggi o domani. “O mamma mamma mamma, sai perché…” il Calcio resterai sempre tu.
Foto: Twitter Nazionale Argentina