Oblak: “La Champions? E’ un sogno, non un’ossessione. Sono sicuro che la vinceremo”
31.07.2019 | 09:22
In una lunga intervista per Marca, il portiere dell’Atletico Madrid Jan Oblak ha parlato del precampionato dei colchoneros e dei nuovi inserimenti: “Non mi aspettavo un risultato così nel derby, ma a fare la differenza è stata la nostra intensità. Abbiamo segnato tanto e avuto molte occasioni, ma l’importante è aver giocato bene al calcio. E comunque non vale nulla, non è Liga o Champions, dove c’è più competizione. Ma bisogna continuare con questa intensità. E’ solo una partita, non sarà sempre così, dobbiamo stare tranquilli perché manca molto all’inizio della stagione. Sarà importante continuare così, anche se la stagione è lunga. Abbiamo vinto, ma non conta il risultato. Diego Costa è importante per noi, lo era già l’anno scorso anche se non ha segnato molto, sarà una grande stagione per lui, può essere il nuovo grande acquisto di quest’anno. Joao Felix ha molto talento e lo sta dimostrando, ma è giovane e deve avere pazienza, bisogna aiutarlo a crescere. Con il Cholo e per come si allena questo club, può migliorare tantissimo, noi lo aiuteremo e lui crescerà, diventando un grande giocatore. Se l’hanno pagato così tanto vuol dire che hanno visto qualcosa di importante in lui, lo aiuteremo e proveremo a fare una grande stagione. Non è facile integrarsi subito all’Atletico, ma con l’addio di alcuni veterani è più facile, bisogna restare uniti. Al momento va tutto bene, i nuovi si stanno integrando ma devono lavorare e ascoltare il mister affinché tutto continui ad andare nel modo giusto. Simeone è il grande leader di questa squadra, ha fatto crescere tantissimo l’Atletico, vincendo molti titoli e giocando sempre la Champions, è il leader di questo progetto, lo vedo pieno di speranze, dovremo lavorare molto. Addii? Non è facile vedere andare via giocatori importanti, ma questa è la vita: alcuni arrivano, altri partono. Sono andati via giocatori importanti, ma se parli con chi è nel club si percepisce maggiore tranquillità. Non è facile cambiare questi giocatori tanto importanti, ma con l’aiuto di chi è arrivato sono sicuro che costruiremo un grande gruppo, sono convinto che andrà tutto bene”.
Lo sloveno ha parlato anche del suo rinnovo e della Champions, ritenuta più un sogno che un’ossessione: “Ho avuto dei dubbi, inizialmente ero tranquillo, poi basta guardarsi negli occhi, dire quello che pensi e si arriva facilmente ad un accordo. So che il club, l’allenatore e i giocatori mi rispettano, con il nuovo contratto c’è più tranquillità anche dal punto di vista mediatico. Tutti sono stati decisivi in questa operazione. La clausola? Per me è un numero che non fa la differenza, un milione o 200 è la stessa cosa, quello che conta è che le parti siano contente. Io miglior portiere del mondo? E’ un elogio importante, è bello, dimostra il cammino fatto, ma non devo rilassarmi, ogni giorno è buono per migliorare, non sono al massimo, posso ancora fare meglio sotto alcuni aspetti, come saltare più in alto o essere più reattivo, sono dettagli. L’importante è vincere titoli di squadra. La Champions? Non è un ossessione ma un sogno, sono sicuro che la vinceremo. Abbiamo avuto tante opportunità e non ci siamo riusciti per sfortuna. Ogni anno è quello buono per vincere, ma c’è tanto da fare prima, bisogna giocare bene a calcio. Non sto pensando se sia possibile o no, prima penso al precampionato e a prepararmi bene, vedremo alla fine della stagione”.