Okoye: “Idolo? Dida. Runjaic è speciale, con lui siamo diventati un’altra squadra”
Maduka
Okoye, portiere dell'
Udinese, ha rilasciato un'intervista a 'The Italian Football Podcast', in cui si è raccontato a fondo, a cominciare dagli idoli d'infanzia: "Sempre Nelson Dida, e mai nessun altro. Non l’ho mai incontrato, ma ho avuto contatti con lui attraverso altre persone, e questo mi rende molto felice. Sono cresciuto guardando Dida, stando in porta e immaginando di essere lui. Mi ha dato molta motivazione, per me è il numero 1 al mondo. Forse dovrei fare attenzione a quello che dico, ma ho sempre tifato per il Milan di Dida". Lotta scudetto: "Per come stanno andando le cose, la Juve con Thiago Motta sembra davvero forte, ma sicuramente anche l’Inter sarà tra le principali candidate". Sanchez come compagno di squadra: "Incredibile, ricordo quando è entrato per la prima volta nello spogliatoio. Ero seduto sulla mia sedia, proprio all’inizio, ho alzato lo sguardo, mi sono alzato subito e gli ho stretto la mano come per dire: è Alexis Sanchez. È una leggenda del calcio, non solo una leggenda dell’Udinese, ma del gioco in generale. È un privilegio e sono orgoglioso di poter lavorare con una leggenda come lui". Sull'esperienza all'Udinese: "Il mio primo anno è stato un po' turbolento perché sono arrivato a Udine dal Watford. Non ho giocato molto in Inghilterra perché stavo recuperando da un'operazione alla spalla. Per fortuna la famiglia Pozzo mi ha dato una possibilità qui all'Udinese. Sono arrivato come secondo portiere, ma in 17 partite sono riuscito a conquistare il posto da titolare. E da lì è iniziato il viaggio. Sono molto felice di come stanno andando le cose qui. Per noi giocatori e per il club è stato molto importante rimanere in Serie A; l’Udinese è in Serie A da 30 anni. Sono felice di aver potuto avere un ruolo nel mantenere il club in Serie A, dove merita di stare. Abbiamo avuto dei tifosi molto forti che ci hanno sostenuto nei momenti difficili e ce l'abbiamo fatta all'ultima giornata". Su Runjaic: "È fantastico lavorare con lui, è una persona davvero speciale, e questo lo rende un grande allenatore. È spirituale e lavora con molta energia, e penso che ne avessimo bisogno. Possiamo sentirlo e vederlo in campo, questo era ciò che mancava. Da quando è arrivato, siamo diventati una squadra completamente nuova. Siamo molto contenti di lui e non vedo l'ora di continuare a lavorare con lui. Ci dice che crede in noi. È una persona molto onesta e diretta, non si trattiene mai e ci dice sempre cosa pensa. Questo lo rende molto speciale perché è estremamente onesto". Foto: Facebook Udinese