OSCAR GLOUKH, IL “MESSI ISRAELIANO” CHE HA STUPITO SAN SIRO
25.10.2023 | 15:00
Tra i tanti talenti cristallini che il Salisburgo ha a disposizione nella sua rosa, ce n’è uno che nei giorni antecedenti alla sfida tra gli austriaci e l’Inter di ieri sera ha avuto la lente d’ingrandimento puntata addosso. Come spesso accade nei palcoscenici più importanti, quando un predestinato deve farsi valere nella competizione più bella del mondo non può farsi scappare certe occasioni. “Carpe diem” doveva essere e così è stato per Oscar Gloukh, trequartista israeliano classe 2004. Alla terza presenza in Champions League, il nuovo gioiello della macchina “talent maker” di Struber ha messo a segno un’altra rete dopo quella che ha contribuito a sbancare il da Luz alla prima giornata. Minuto numero 56, Simic aggancia un lancio lungo dalla difesa, scarica per Kjaergaard che serve dentro il pallone per il 30: destro di prima intenzione dove Sommer non può arrivare. 1-1 a Milano e attimi di timore per la squadra di Inzaghi che solo grazie a un rigore di Calhanoglu 7 minuti più tardi riuscirà a strappare 3 punti al 90′. Una sconfitta amara per gli austriaci ma pronostici assolutamente rispettati per quanto riguarda Gloukh, l’israeliano è la gemma più preziosa in questo momento della compagine austriaca, la quale ancora si frega le mani per averlo soffiato a Roma e Barcellona, che nella finestra di calciomercato invernale del 2023 lo volevano acquistare dal Maccabi Tel Aviv, ma alla fine la fama di sforna talenti del Salisburgo ha avuto la meglio, e ora il “Messi d’Israele” sta ripagando la fiducia riposta in lui. Nonostante la situazione tragica che sta sconvolgendo la terra natia del trequartista, è inequivocabile che negli ultimi anni il calcio in Israele stia crescendo in maniera importante, portando alla luce giocatori dal brillante futuro. Oscar Gloukh non si è fatto attendere e ha pensato che il momento giusto per sbocciare per la prima volta fosse al suo esordio, a 18 anni, nel pareggio per 1-1 contro il Maccabi Haifa, dove ovviamente ha segnato per il Maccabi Tel Aviv. Concluderà la stagione nel campionato israeliano con 23 presenze, 6 gol e 8 assist. Il nativo di Rehovot è un prospetto troppo interessante e come precitato è il Salisburgo ad accaparrarselo nell’inverno 2023, dal momento che anche con la sua Nazionale fece vedere cose impressionanti: nell’Europeo Under 19 del 2022 trascina l’Israele al secondo posto, sconfitto solamente in finale dall’Inghilterra. Anche in questo caso, 4 gol (di cui uno nella stessa finale), 2 assist e posto assicurato nella top 11 del torneo. Una continua ascesa per Gloukh che culmina con la chiamata della Nazionale maggiore, nel novembre 2022, per le amichevoli contro Zambia e Cipro. L’esito è un film già visto e rivisto: debutto con la compagine africana, gol alla prima da titolare contro la Nazionale cipriota. Ieri sera, l’ultimo episodio di una serie che potrebbe vedere molti altri episodi emozionanti: missile all’incrocio alla Scala del calcio.
Si parla di fantasia, colpi di genio e subito si tende a fare paragoni con i grandissimi del panorama calcistico, ma gli addetti ai lavori parlano di Gloukh come una sorta di “nuovo” Mertens. Baricentro molto basso, bravura sia con il piede destro che con quello sinistro e ottimo controllo palla anche con marcatura molto stretta. Inoltre, non manca il vizio del tiro da fuori e dell’inserimento come visto per l’appunto contro l’Inter. Un trequartista vecchia scuola. Il numero 30 del Salisburgo però, durante la sua esperienza al Maccabi Tel Aviv, ha dimostrato di essere molto abile anche nel ruolo di centrocampista centrale, mezz’ala e anche esterno d’attacco, a seconda delle esigenze. Una nuova luce israeliana che brilla nel cuore dell’Europa è pronta a prendersi altre prime pagine, con gli occhi dei top club che seguono con attenzione le gesta di un nuovo possibile fenomeno e con il Salisburgo pronto a un’altra plusvalenza monstre figlia di un’attività di scouting ormai avanti anni luce.
Foto: Instagram Oscar Gloukh