Osvaldo: “In un bar di Roma rischiai di essere ucciso, poi chiesi aiuto a Totti e De Rossi”
25.04.2020 | 22:05
Daniel Osvaldo, attaccante italo-argentino in passato alla Roma, ha parlato della sua esperienza in giallorosso ai microfoni di TNT Sports: “Una volta ero in un bar e mi stavano quasi uccidendo. Poi chiesi a De Rossi e Totti di accompagnarmi per sistemare le cose, non sono stupido. Totti? Gli dicevo che secondo me era cornuto. Non poteva essere: aveva una bella faccia, non voglio dar dettagli ma era ben dotato nelle parti intime, era il miglior calciatore con cui io abbia mai giocato… Aveva solo pregi, non aveva neanche l’alito cattivo, per dire. E sua moglie… Qualcosa di brutto avrà pur dovuto avere. Ma in realtà non aveva neanche le corna. La fascia da capitano? Lui uscì, ma non mi diede la sua fascia. Ne usai un’altra. Me la firmò e scrisse ‘Per il mio futuro capitano'”.
Foto: Osvlado Instagram