Padelli: “Basta una vittoria per uscire dalla crisi. Samardzic? Felice che sia rimasto, ma l’avrei seguito anche all’Inter”
Daniele Padelli, portiere dell'
Udinese, ha parlato a
Radio Tv Serie A della propria avventura friulana:
"A Udine sto molto bene e c’ero già stato 12 anni fa. Mia moglie è nata qui e anche i bambini si trovano bene perché la qualità della vita è alta. Tutto ok anche con la società. Ora abbiamo una gara molto importante lunedì in casa contro il Lecce, abbiamo fatto anche un’amichevole contro il Rijeka per prepararci al meglio in vista di questo match. Non stiamo attraversando un periodo facile e quindi bisogna lavorare tanto per uscirne".
Sull'importanza dell'esperienza in un momento difficile: "Bisogna stare tranquilli perché il campionato è ancora lungo e impegnativo, nel giro di una o due partite si può stravolgere tutto. A Udine è risaputo che la politica societaria sia quella di scoprire nuovi talenti, quindi tanti ragazzi hanno bisogno di tempo per trovare la quadra. Capire la lingua, entrare nell’ottica di quello che è il campionato e il calcio in Italia. All’estero spesso c’è l’idea di un campionato che è distorta dalla realtà: il nostro torneo è molto tattico e impegnativo. Tanti ragazzi arrivano senza rendersi conto di quello che è la nostra Serie A. Ci sono giovani di prospettiva che possono diventare molto forti, ma hanno bisogno di essere accostati a giocatori più esperti che li aiutino a superare i momenti difficili tipici di un campionato". Su Samardzic: "Io sarei stato comunque felice se fosse andato all’Inter, l’avrei seguito anche lì, sono tifoso dell’Inter da quando sono bambino. Felicissimo che sia rimasto qua perché ha qualità e riuscirà a crescere e a migliorarsi ancora. Sa che rimanere a Udine un altro anno è stata la scelta giusta per riuscire a esplodere più di quanto si è visto ora. Questa piazza per lui può essere davvero un grande trampolino di lancio". Twitter Udinese