Palermo, così mai più: tutti gli “artefici” di un anno orribile
Retrocessione con paracadute, quella del
Palermo. Ma, siamo sinceri, del paracadute ai tifosi interessa zero, al massimo a
Zamparini. I tifosi rosanero hanno vissuto un anno orribile, fatto di improvvisazioni, di errori uno dietro l'altro, di autolesionismo. Il principale artefice è di sicuro
Zamparini che con la storia del closing e con
Baccaglini non ha certo contribuito alla chiarezza. Artefici tra molte virgolette anche quelli che gli hanno consigliato scelte sballate, quasi tutte quelle del consulente italiano
Di Marzio: dall'arrivo di
Bruno Henrique, a
Faggiano direttore sportivo con
De Zerbi allenatore, una sequenza impressionante tra l'altro pagata a carissimo prezzo. Contratti triennali, soldi scaraventati dalla finestra, assurdità. Tra gli artefici con molte virgolette andrebbe inserito anche
Nicola Salerno, che poi si è defilato ma che non avrebbe dovuto accettare: le sue responsabilità di sicuro sono inferiori a quelle dei suoi predecessori, ma che senso ha avuto andare a
Palermo senza un minimo di carta bianca?
Faggiano entrerà nella storia per aver inciso zero nella storia rosanero, in cambio di un contratto ricchissimo. Ora bisognerebbe solo augurarsi che mai più possa accadere una cosa del genere. Idee chiare almeno in serie B, come risarcimento verso la gente, un minimo risarcimento dopo la stagione dei primati negativi. Ne tenga conto anche chi si vanta di aver scoperto tizio o caio, ma poi - quando dovrebbe metterci la faccia - si defila, fa finta di nulla e spera che nessuno se ne accorga. Ma dopo un disastro del genere chi avrebbe potuto non accorgersene? Di sicuro quelli che mai spendono una critica per amicizia o per convenienza. Povero
Palermo, l'augurio è che sia semplicemente un arrivederci alla serie A.