Palermo, un capolavoro Sagramola-Castagnini. E Silvio rimembra ancora
12.06.2022 | 23:31
Il Palermo che torna in Serie B, dopo un’assenza non lunga ma tormentata, è un risarcimento parziale per una bellissima città affamata di grande calcio. La Serie B deve essere un punto di partenza per obiettivi ancora più importanti. Il “Barbera” pieno, come nella finale contro il Padova, è uno spettacolo per gli occhi e non solo. Il presidente Mirri ha preso la squadra in Serie D e l’ha pilotata – gradino dopo gradino – verso un palcoscenico più consono alla città. Ma va elogiato soprattutto il grande lavoro di Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini nel bel mezzo di mille voci societarie che avrebbero smontato chiunque. Possiamo dirlo ora? Troppe voci, esagerate, indipendentemente da quanto potrà accadere. Sagramola e Castagnini lavorano in coppia da una vita: sono la perfetta sintesi di capacità manageriale e fiuto enorme – retrodatato – nello scoprire talento. Hanno lavorato con un budget normale, rispetto alle folli spese di altri club: la forza delle
idee. Ovviamente non possiamo dimenticare il lavoro di Silvio Baldini, salito in corsa senza scrupoli, problemi o paure. Baldini era già stato a Palermo, ai tempi di Zamparini, conosceva la città e ci ha messo la sua grande fame, la perizia tattica oltre che la predisposizione a sentirsi subito dentro il gruppo rosanero. I protagonisti della promozione sono tanti altri, compreso ovviamente chi è andato in campo (dall’incredibile Brunori in poi). Ma il lavoro di semina è stato laborioso, costante, alla fine si è rivelato fantastico. Palermo lascia l’Inferno della C e rivede finalmente le prime luci del calcio che conta.
Foto: Twitter Palermo