Palladino: “Vogliamo restare in alto. La clausola di Kean? Se qualcuno la paga vuol dire che è stato fatto un grande lavoro”

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Raffaele Palladino, autore insieme ai suoi giocatori di un inizio di stagione da grande squadra (nonostante i singhiozzio delle prime giornate), ha parlato in un'intervista a La Repubblica delle sue aspirazioni, del gruppo, e di alcuni singoli della Fiorentina. "Dopo il primo periodo di assestamento abbiamo trovato la giusta quadra e il merito è tutto dei miei calciatori, per quello che fanno durante gli allenamenti. L'ambizione portata dai nuovi, ancor di più da chi proviene da grandi club, ci sta portando questa mentalità. Vogliamo dare fastidio ma non sarà facile restare in alto visti i molti altri club più attrezzati. Ho dato una settimana di pausa ai ragazzi? È vero, lo meritavano, ma non sono proprio in vacanza". Il tecnico viola parla poi di alcuni singoli: "De Gea, Gosens, Kean, Bove, Cataldi e Adli hanno tutti portato la mentalità che serviva a questa squadra, per questo devo ringraziare il club. Moise l'ho voluto io, è stato il primo che ho chiamato, ha grande mentalità e riesco a capirlo subito. La clausola da 52 milioni? Se qualcuno arriva a pagarla vuol dire che è stato fatto un grande lavoro, ma noi pensiamo al presente e a godercelo. Comuzzo? È un grande difensore, ha talento ma ora arriva il difficile, dato che non lo consideriamo più un giovane ma un nazionale. Gudmundsson? Sapere che la squadra ha fatto bene senza il calciatore più pagato ci dà ancora più valore. Lo aspettiamo". E su tifosi, dirigenza e la nuova esperienza di Ranieri, Palladino si esprime così: "I tifosi sono unici, sono sorpresi da questo momento ma non abbiamo ancora fatto niente e nei momenti di difficoltà avremo bisogno di loro. Commisso? Lo sento sempre dopo le partite. Ranieri? Sono sicuro che a casa sua farà molto bene". Foto: Instagram Palladino