Pallone d’Oro: duopolio decennale, CR7 pronto ad agganciare Messi. Il listone da 30 ha un senso, anche per la Serie A
È stata la giornata dei 30 finalisti del
Pallone d'Oro, scaglionati a dovere. Un po' dovunque, dai social ai tradizionali Bar Sport, il
fil rouge è stato più o meno questo:
“Ma che senso ha, se tanto si sa già che lo vincerà Ronaldo?”. Vero, non ci dovrebbe essere partita e non soltanto perché tutti i bookmakers sono d’accordo (c’è chi quota
Cristiano a 1.03 e
Messi a 13). L’inizio di questa stagione non è stato esaltante per il fuoriclasse portoghese, condizionato in Spagna dalle cinque giornate di squalifica: zero gol in Liga, 5 nelle competizioni Uefa. Contro le 14 di Leo. Ma quanto vinto nell’anno solare 2017 con il
Real Madrid, ossia Liga, Champions, Supercoppa europea e Supercoppa di Spagna, lo mette al riparo da ogni sorpresa. E finalmente l’agognato aggancio in vetta sarà realtà: fino al 2012 Messi conduceva 4-1 nella speciale classifica, ma CR7 (di 2 anni e 4 mesi più anziano) sta per coronare una rimonta da urlo, piazzando lo stesso parziale in un quinquennio per quello che sarà un meritato 5-5 all’esito del decennale duopolio. Già, perché l’ultimo vincitore “altro” è stato
Ricardo Kaká nel 2007, anno in cui il
Milan vinse per l’ultima volta Champions League e Mondiale per club. Difficilmente, da appassionati di calcio, rivivremo un’esperienza simile nel decennio a venire: non ce ne vogliano
Neymar e
Dybala, con
Mbappé (il finalista più giovane di sempre) potenziale terzo incomodo, ma segnare un’epoca per sacrosanto distacco, come hanno fatto i due mattatori della Liga pigliatutto in Europa, non sarà possibile. Proprio alla luce di tutto ciò, del fatto che si concorre per il terzo posto, il listone da 30 ha un senso: in qualche modo gli altri campioni - oscurati dai fenomeni - vanno omaggiati. Il massimo campionato spagnolo ha fatto incetta di candidature (ben 7 i calciatori del Real, 2 a testa per Barcellona e Atletico). Sette i calciatori militanti in Premier League, mentre il terzo campionato per nomination è la nostra Serie A. Giustissimo inserire nei 30 due juventini (
Dybala e
Buffon), se vogliamo tre dato che
Bonucci non è stato certo inserito nel novero per il suo avvio horror al
Milan, più
Mertens e
Dzeko, indiscussi alfieri di
Napoli e
Roma. Un riconoscimento importante per una realtà, la nostra, che a livello di club sta recuperando terreno in appeal rispetto alla patinata Premier, non soltanto nel ranking Uefa dove il sorpasso è quasi a portata di mano. Al quarto posto troviamo la Ligue 1, con la strepitosa MCN del
Psg più Falcao. Chiude la Bundesliga, con appena 3 giocatori nominati, sarebbero stati quattro se il piede sinistro non avesse costretto
Manuel Neuer a finire due volte sotto i ferri. Di seguito il riepilogo completo dei magnifici 30, suddivisi in base al torneo di appartenenza.
Liga (
11): Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Luka Modric (Real Madrid), Isco (Real Madrid), Karim Benzema (Real Madrid), Marcelo (Real Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid), Toni Kroos (Real Madrid), Lionel Messi (Barcellona), Luis Suarez (Barcellona), Jan Oblak (Atletico Madrid), Antoine Griezmann (Atletico Madrid);
Premier League (
7): Harry Kane (Tottenham), Eden Hazard (Chelsea), N'Golo Kanté (Chelsea), Philippe Coutinho (Liverpool), Sadio Mané (Liverpool), Kevin De Bruyne (Manchester City), David De Gea (Manchester United);
Serie A (
5): Paulo Dybala (Juventus), Gianluigi Buffon (Juventus), Dries Mertens (Napoli), Edin Dzeko (Roma), Leonardo Bonucci (Milan);
Ligue 1 (
4): Neymar (Psg), Kylian Mbappé (Psg), Edinson Cavani (Psg), Radamel Falcao (Monaco);
Bundesliga (
3): Robert Lewandowski (Bayern Monaco), Mats Hummels (Bayern Monaco), Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund).
Jody Colletti