Palmieri: “I giovani devono giocare e sbagliare, non essere fatti fuori al primo errore”
Francesco Palmieri, Responsabile del Settore Giovanile del
Sassuolo, ha parlato del tema giovani, uno di quelli più chiacchierati in queste giornate post eliminazione dal playoff Mondiale: "
Adesso che la Nazionale è stata eliminata dai playoff per il Mondiale ci accorgiamo che non c’è un ricambio generazionale e ci chiediamo come mai non ci sono nuovi talenti: la realtà è che le cose non funzionano da tanti anni e le criticità andavano affrontate molto tempo fa. Forse non saremmo arrivati a questo punto. Noi siamo fortunati perché Giovanni Carnevali crede molto nei giovani e lavoriamo quotidianamente per scovarli e poi svilupparli al meglio delle nostre possibilità. Ma la verità è che c’è un problema di fondo e se non arrivano regole dall’alto non credo che la situazione possa cambiare. Qualcosa cambierà solo se tutti inizieremo a crederci davvero. I giovani devono giocare e sbagliare, non essere fatti fuori al primo errore. Ma dovrebbe succedere ovunque, per questo dico che servirebbe un’impostazione dall’alto, come ad esempio l’obbligo di portare ogni anno in prima squadra uno o due calciatori delle giovanili. I ragazzi non sono mai pronti - racconta alla Gazzetta dello Sport -
se non ci si crede si fa fatica. Poi si dovrebbe imporre alle società di investire nei centri sportivi, non è possibile che alcune squadre non abbiano nemmeno i campi per fare allenare le varie under. Si parla di giovani in difficoltà, ma ci scordiamo che hanno bisogno di attenzioni continue e solo con strutture all’avanguardia e allenatori retribuiti è possibile seguirli davvero e non disperderli. Gli stranieri? Il fatto che ci siano molti stranieri nelle rose giovanili e della Primavera è normale dato che oggi il mercato è libero e i costi sono limitati. Ai nostri, invece, diamo valori esorbitanti senza la possibilità di farli crescere. Le seconde squadre? Penso che possa essere una delle soluzioni, perché la forbice tra academy e serie A è ampia, tanto che solo i migliori iniziano dalla serie B e quasi tutti finiscono in C, però dietro c’è anche un discorso economico importante. Noi stiamo facendo le nostre considerazioni, in questi anni siamo già cresciuti in maniera esponenziale". Foto: sito ufficiale Sassuolo