PANAGIOTIS KONE, ESTRO E FANTASIA IN SALSA GRECA
14.08.2014 | 10:46
La nuova Udinese di Andrea Stramaccioni si arricchisce di un altro importante tassello. Da ieri, infatti, è ufficialmente sbarcato in friuli Panagiotis Kone, centrocampista greco classe 1987 già conosciuto dalle platee italiane per aver indossato negli ultimi anni le maglie di Brescia e Bologna. Nei giorni scorsi sembrava che la destinazione più probabile per il calciatore, in uscita dal club felsineo dopo la retrocessione in B rimediata nell’ultima stagione, fosse la Lazio di Pioli, tecnico che aveva allenato e apprezzato le doti fisiche e tecniche di Kone quando era ancora sulla panchina rossoblu. Vi abbiamo poi raccontato dell’inserimento prepotente del Genoa che si è rivelato solo un sondaggio forte, ma nulla di più. Fino all’anticipazione di ieri mattina: affondo deciso dell’Udinese e affare concluso. I biancocelesti non hanno rilanciato presentando un’offerta tale da convincere la dirigenza bolognese, così il club di Pozzo ne ha approfittato mettendo sul piatto 4,5 milioni di euro e proponendo un pagamento biennale (senza includere Nico Lopez nell’affare). Un’operazione che ha soddisfatto le parti e che ha portato in serata alla tanto agognata fumata bianca: trasferimento a titolo definitivo e contratto quinquennale firmato da Panagiotis Kone. Per la gioia di Andrea Stramaccioni, conscio del fatto che per il prossimo campionato potrà contare su un giocatore dal sicuro rendimento, capace di cambiare la partita da un momento all’altro con un guizzo delizioso intriso di imprevedibilità.
Nato a Tirana il 26 luglio del 1987, Kone cresce nel vivaio dell’Olympiakos e successivamente in quello del Lens. L’esordio tra i professionisti, tuttavia, andrà in scena con l’Aek di Atene, dove indossa la maglia numero 10 (un chiaro segnale fin dai primi anni di carriera), almeno fino all’arrivo di Rivaldo. Un triennio chiuso con appena 23 presenze e 2 reti ed ecco il passaggio all’Iraklis Salonicco, squadra in cui in due anni inizia seriamente a mettersi in mostra e con la quale colleziona 49 gettoni di presenza e 8 marcature. Quanto basta per convincere il Brescia, appena promosso in serie A, a investire su di lui nell’agosto del 2010. Un’ottima stagione con le Rondinelle che gli varrà il salto nel Bologna 12 mesi dopo (in prestito con diritto di riscatto). Ed è proprio qui, nell’ultimo triennio della sua esperienza italiana, che abbiamo conosciuto i veri colpi di Kone. La specialità della casa? Senza dubbio la sforbiciata. Per informazioni chiedere ai tifosi del Napoli, tra le vittime preferite del gesto tecnico di marca ellenica: impossibile dimenticare il 16 dicembre del 2012, giorno dell’exploit dei rossoblu al San Paolo, espugnato per 3-2 anche grazie a una perla di Panas, così come amano chiamarlo i suoi tifosi. Un gesto tecnico di assoluto prestigio che gli vale l’inserimento tra i finalisti al FIFA Puskás Award quale gol più bello dell’anno.
Il bottino complessivo con la maglia del Bologna sarà di 13 gol in 94 apparizioni. Numeri a parte, Kone ha dimostrato a tutti gli appassionati di questo sport quanto di buono si diceva sul suo conto fin dai tempi dell’Aek: strapotere fisico, capacità di ricoprire gran parte dei ruoli del centrocampo e anche dell’attacco (nell’ultimo anno è stato schierato anche da seconda punta), dinamismo a tratti straripante, buona visione di gioco e quel pizzico di incoscienza che non guasta mai.
Ora la nuova esperienza con la maglia bianconera, proprio al servizio di quell’Udinese in cerca di riscatto dopo il deludente 14esimo porto dello scorso campionato. Le premesse ci sono tutte: tra gente pronta ad esplodere (Allan, Bruno Fernandes e Muriel in primis), ottimi innesti (Thereau) e campioni affermati (Di Natale, in odore di 200 gol in serie A), ecco inserirsi Panagiotis Kone, puro estro e fantasia in salsa greca. Al Friuli non aspettano altro che gustare dal vivo le sue prodezze…
Foto: Udinese Calcio on Twitter