Panchina Napoli: tutti i retroscena e perché ADL lo ha fatto diventare un quiz
Qualcuno ci scrive:
Aurelio De Laurentiis sta facendo diventare matti tutti quelli che aspettano il nome del nuovo allenatore del
Napoli. Rispondiamo con la stessa ironia e con un quesito: forse sta diventando matto lui per aver rincorso vanamente qualche asso di briscola?
Luis Enrique, per esempio. Oppure il costosissimo
Nagelsmann (con clausola altissima, quindi..), indicato da qualcuno come un candidato (contatti, contatti contatti, ma quali?) senza che esistessero le condizioni. Scendendo vanamente giù per l’Italia, visto che la Fiorentina mai ha aperto a
Italiano. La suddetta domanda quindi è lecita, agitare prima dell’uso, alla larga da qualsiasi ironia e con il massimo rispetto perché può essere un cane che si morde la coda. Altra domanda: erano proprio sicuro che ADL non avrebbe mantenuto la promessa di non pagare una clausola come ha sempre detto? No che non era così scontato. “I buoni rapporti con Iervolino…”, avevano raccontato: suvvia, non scherziamo.
Paulo Sousa una clausola ce l’ha, è stato solo il penultimo intrigo di ADL, forse un depistaggio e senza più approfondimenti nelle ultime 72 ore. Alla larga di chi sostiene che la Salernitana sapesse perché la Salernitana non sapeva, di sicuro non era stata avvertita dall’allenatore spesso al centro di questi balletti contrattuali. Così ADL ha messo Paulo Sousa in un congelatore, nel frattempo
Galtier resta sempre un nome caldo (dopo il sondaggio a sorpresa da noi anticipato oltre dieci giorni fa), tenendo conto che il PSG potrebbe presto liquidarlo con lauta buonuscita. E alla luce delle conferme che sono arrivate ulteriormente dalla Francia con tanto di titolone sull’Equipe (a proposito: un sito che si occupa delle vicende del Napoli, da sempre abituato a non portare mezza notizia ma soltanto a “copiare” altri h24, dopo averla addirittura definita ieri una bomba, riesce persino a denigrare una notizia riportata da un prestigioso quotidiano francese. Ecco a quali livelli siamo arrivati…).
Rudi Garcia è l’alternativa, il ripiego a Galtier se ci fossero intoppi improvvisi per l’allenatore in uscita da Parigi. ADL, indiscutibile artefice degli ultimi decenni del Napoli, ha detto che c’è tempo fino al 27 giugno. Quindi, ci sono margini alla luce delle sue ultime dichiarazioni, ma dovremmo farcela un po’ prima. C’è una verità inconfutabile e che nessuno può contraddire: l’eredità di Spalletti è difficilissima, ha portato a diversi no, ha allargato e poi ristretto il casting, forse creato un po’ di malinconia. Un conto è: andare a Napoli per vincere uno scudetto che manca da 33 anni. Un altro conto è: andare a Napoli 33 anni dopo la conquista dello scudetto e con “la Champions obiettivo primario” (citazione). Instagram Serie A