Paratici: “Allegri fondamentale, Dybala può diventare una bandiera. Sull’interesse per Icardi…”
18.02.2019 | 11:00
Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ha parlato durante il programma Radio Anch’io Sport in onda su Radio Rai Uno: “Come sta la Juve in vista della Champions? Stiamo bene e pensiamo a noi e non agli avversari. Poi vedremo come staranno loro. Sono partite impegnative e difficili. Quando si arriva alla parte di eliminazione diretta, ogni gara diventa fondamentale. Non credo che si debba aspettare queste due partite per capire quanto vale la Juve in Europa. Abbiamo giocato due finali negli ultimi anni. Abbiamo dimostrato di giocare a grandi livelli in Europa. Ogni anno ci si aspetta qualcosa di più e anche noi cerchiamo di mantenere queste aspettative. Ossessione Champions? No, è uno stimolo. E’ un obiettivo che ci poniamo ogni anno. Cerchiamo di essere competitivi sempre in tutte le competizioni, compresa la Champions. E’ uno stimolo a migliorarci. Per vincere servono tante cose, tra cui un po’ di fortuna. Abbiamo fatto un percorso in questi ultimi anni, da quando Agnelli è il presidente. Abbiamo iniziato da un anno in cui non eravamo neanche in Champions e siamo arrivati fino alle finali. Non ci sono dei parametri definiti, si cerca di costruire ogni anno la migliore squadra possibile migliorando anche come club. La difficoltà di vincere in Europa sta nei particolari, nel momento. Icardi-Juventus? Ci tengo a chiarire che non era un’azione di disturbo e che non ci sono stati contatti ultimamente. Ci siamo informati sulla possibilità e la volontà che Icardi potesse cambiare squadra e che la Juve fosse una squadra di suo gradimento. E’ un’azione di informazione in periodo di mercato. Non abbiamo più parlato con Wanda. E’ un giocatore dell’Inter, noi stiamo pensando alle nostre partite. Il mercato sarà d’attualità solamente a giugno. Chi tra Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali ha più chance di arrivare alla Juve? Siamo contenti che i giovani italiani vengano accostati alla Juventus. Sono giovani bravi. Sicuramente sono sulla bocca di tutti e dunque sono oggettivamente bravi. Non ce n’è uno che può essere accostato a noi in particolare. Li stiamo seguendo come li stanno seguendo tutti in Italia e in Europa. La lista? Non è che fosse vera, sono giocatori bravi. Non ci vuole una grande competenza per capire che quei calciatori sono forti. Poteva essere fatta da chiunque, visti i nomi che erano presenti su quel foglio. Uno dei nostri segreti è stato l’allenatore, se vogliamo competere come vuole fare la Juve in tutte le competizioni, serve una rosa importante e di qualità tecniche e morali, che comprende l’allenatore. Perseguiremo su questa strada. Dybala? Ha giocato quasi sempre. E’ un giocatore della Juve che nonostante abbia solo 25 anni ha già dimostrato tanto. Deve continuare a lavorare per diventare la bandiera della Juve e lo diventerà, sono sicuro di questo perché ha anche grandi doti umane. Allegri via con un grande trionfo? Io penso che al di là di vittorie o sconfitte i progetti siano più importanti. Siamo qui da 9 anni, un periodo temporale lungo per le società di calcio. Abbiamo un progetto e Allegri fa parte di questo progetto. Sono convintissimo che al di là di ogni risultato in Europa in Italia, continuerà a lavorare con noi per cercare di migliorarci. Ringiovanire la difesa? Guardiamo ogni anno al ringiovanimento della rosa cercando di sostituire pezzo per pezzo guardando in anticipo a ciò che potrà succedere. Chiellini e Bonucci sono ancora tra le coppie di centrali tra le più forti al mondo. Abbiamo Rugani che è giovane, italiano e che gioca a un livello molto alto. Noi sempre cerchiamo di guardare a come ringiovanire la rosa e aumentare la qualità della stessa. Mbappé o Salah prossimi grandi colpi? In questo momento è fantamercato e basta perché siamo a febbraio. Non sappiamo cosa succederà a giugno. Credo però che un grande colpo sia già stato fatto, ovvero Ramsey. E’ un calciatore che ha fatto più di 350 presenze con l’Arsenal. E’ già un grande colpo per noi. Chi ha voluto di più Ronaldo? E’ stato voluto dalla Juventus, non da un singolo dirigente. Anche se la volontà del presidente è determinante. Perché Marotta è andato via? Non è una domanda da porre a me. Le squadre di grandi livello non sono molte, saranno massimo 10-12 squadre. I giocatori che possono giocare a questo livello, a parte i giovani, sono pochi e vengono scambiati tra i grandi club che citavo prima. Militao? Questi giocatori che giocano in Champions sono facilmente osservabili ma questo non vuol dire che sono di nostro interesse. E’ prematuro parlare di cessioni o acquisti. Douglas Costa è un giocatore straordinario. Mi sembra difficile migliorare questi giocatori, noi siamo attenti e se potremo migliorare lo faremo”.
Foto: ESPN