Paratici: “Ronaldo voleva solo la Juve. Bernardeschi? Contenti della sua crescita”

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Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport. Ecco le sue dichiarazioni: "Marotta è stato nominato dirigente dell'anno, Nedved è un Pallone d'Oro ed è cresciuto molto anche a livello dirigenziale. L'intuizione di acquistare Cristiano Ronaldo non è stata solo mia, è stato un affare condiviso con tutto il management. A partire dal presidente: Agnelli ha avuto il ruolo più importante, ha dato subito l'ok. La Champions è dura, noi siamo competitivi da diverse stagioni e lo saremo anche quest'anno, poi perdere o vincere è davvero una questione di dettagli. Abbiamo grandi aspettative verso noi stessi e i nostri giocatori perché abbiamo raggiunto un livello internazionale: è giusto che ci siano pressioni, siamo tra i primi 4-5 club al mondo. Non ho mai avuto dubbi sulla riuscita dell'operazione Ronaldo, era molto deciso fin dall'inizio. Voleva vestire la maglia della Juventus e per l'esperienza che ho maturato in questi anni, quando i campioni prendono una decisione, è quella. Non tornano indietro. Poi quando le società protagoniste sono due istituzioni come il Real Madrid e la Juventus è più facile. Cristiano è il presente, ma io ora sono focalizzato sulle partite che dobbiamo giocare e su come costruire una Juventus ancora più forte. Di lui mi ha sorpreso la semplicità e l'umiltà tipica dei fuoriclasse. Che poi, a dire la verità, non è stata nemmeno una sorpresa: i campioni passati qui alla Juventus sono tutte persone così. Ronaldo si comporta con la stessa semplicità con i compagni, i magazzinieri, i dottori, l'ufficio stampa. Lui e Messi sono i migliori al mondo, ma Ronaldo incarna perfettamente lo spirito Juve. La giornata di squalifica in Champions? È la sanzione minima per il rosso diretto. Cristiano e la Juventus sono già stati penalizzati a Valencia perché a causa dell'espulsione abbiamo giocato senza di lui per un'ora. L'unico aspetto positivo è che magari il caso di Ronaldo ha accelerato i tempi per l'introduzione della VAR in Champions: sono contento che dal prossimo anno la vedremo anche in Europa. Pogba? Chi esce dal nostro club ha sempre parole di apprezzamento nei confronti della Juventus. Da noi c'è amore, c'è un feeling e un clima da famiglia che si tramanda negli anni dalla proprietà passando attraverso i dirigenti e i giocatori. Alla Juve si è un po' coccolati e ai calciatori piacciono queste attenzioni. Cristiano Ronaldo lo ha già notato e lo apprezza: lo ha detto lui stesso che alla Juventus ha trovato qualcosa di speciale. Dybala si è sbloccato? Paulo negli ultimi anni ha segnato più di 20 gol a stagione, è un giocatore importante per noi, non è che uno si può dimenticare come si gioca da un momento all’altro. All'esterno si tende a valutare solo i gol, mentre noi, all'interno, guardiamo anche altri aspetti: le prestazioni, come si pone verso i compagni e la squadra. Dybala è sempre stato molto positivo anche in quest’avvio. Bernardeschi? Siamo contenti della sua crescita, mai avuto dubbi. Federico può recitare un ruolo importante a livello internazionale nei prossimi anni, anche con l'Italia. Il Napoli l'anti Juve? Sei giornate sono ancora poche. Le grandi in lotta sono sempre le stesse, oltre al Napoli anche Milan e Inter hanno organici competitivi e faranno il loro campionato al massimo fino alla fine". Foto: sito ufficiale Juve