Parla l’esperto: “Ibra ha 39 anni, la lesione è seria. Difficile recuperi prima di un mese”
Giacomo Zanon, il responsabile del reparto di traumatologia dello sport dell’ospedale San Matteo di Pavia ha parlato dell’infortunio di
Zlatan Ibrahimovic, affermando come possa essere un infortunio che lo può avvicinare al ritiro e in ogni caso, lo svedese non recupererà prima di un mese. Queste le sue parole rilasciate a
La Gazzetta dello Sport: "La soffusione emorragica è una piccolissima raccolta di sangue, il che significa la rottura di alcune fibre del tessuto muscolare. Quindi se è presente sanguinamento non è proprio una lesione lieve. In una lesione lieve abbiamo una reazione infiammatoria. Se c’è sangue significa che qualcosa si è rotto. Poi a mio parere è bene spiegare che il soleo non c’entra con il polpaccio. Il polpaccio è formato dai gemelli, il soleo invece è uno dei muscoli che compongono la loggia posteriore della gamba, fondamentale nella fase di spinta del passo". Infortunio legato al precedente problema dopo Napoli? : "Ci può essere nesso, legato al fatto che l’atleta ha comunque avuto un periodo di relativa inattività. Non ha giocato né si è allenato regolarmente, ha dovuto fare delle terapie. Dunque un minimo di indebolimento generale l’ha avuto. Ci può fare pensare a una predisposizione individuale. Bisogna vedere se anche in passato ne ha sofferto. Ma più che altro direi la stanchezza dovuta agli impegni ravvicinati. Perché giocando due partite a settimana a 39 anni la fatica si sente, anche se lui è un highlander. Questi sono sì sono fattori predisponenti". I tempi di recupero:
"Un trauma con sanguinamento è una lesione importante come si diceva. In più, il soleo è il muscolo che guarisce con più difficoltà in assoluto. Difficile pensare che la prognosi possa andare sotto le quattro settimane". Foto: Twitter Milan