Paulo Dybala, sulle orme di Pastore

Nel giorno del suo decimo anno di presidenza a Palermo, Maurizio Zamparini aveva confessato che l’unica lacrima versata finora, per la causa rosanero, era stata causata dalla partenza di Javier Pastore.



Dopo oltre un anno dal trasferimento del Flaco a Parigi, ad asciugare le lacrime del patron dei siciliani, potrebbe essere ora il giovanissimo Paulo Dybala: talento, anche lui argentino, classe 1993, sbarcato la scorsa settimana a Palermo per una cifra pari a dodici milioni di euro.

Una somma di denaro importante ma necessaria per accontentare l’Instituto di Cordoba, il suo club di appartenenza, e una società inglese, la Pencihill Limited, che ne deteneva i diritti economici del ragazzo.



Nato a Laguna Larga, capoluogo distrettuale di Cordoba, ed in possesso anche del passaporto polacco, la Joya, come è soprannominato in Argentina, ha siglato un contratto che lo legherà al Palermo fino al 30 giugno del 2016.

Il suo primo anno nel calcio professionistico è coinciso con la sua consacrazione grazie alle 17 reti realizzate nelle 38 partite disputate nell’ultima Primera B che hanno scatenato una vera e propria asta internazionale.



Inter, Chelsea e Paris Saint-Germain ma non solo…il Palermo ha bruciato tutti portando avanti una trattativa sotto traccia per diversi mesi.

Rapido e dotato di una buona tecnica, Dybala può essere considerato la classica seconda punta spietata in area di rigore e sempre pronta a far male sul filo del fuorigioco.

Nell’amichevole contro la selezione Val Venosta, sua prima apparizione con la maglia del Palermo, il tecnico Sannino lo ha utilizzato soltanto nella seconda parte di gara e lui ha subito lasciato il segno firmando il primo gol della sua avventura italiana.

Il gol, del resto, è l’arma migliore per conquistare una piazza come quella di Palermo, e magari per soddisfare ed rendere felice un presidente come Zamparini, desideroso di godersi presto il nuovo Javier Pastore.