Paz e Barak: “A Lecce per giocare e conquistare la salvezza”
04.02.2020 | 17:30
In casa Lecce questo pomeriggio sono stati presentati i due ultimi arrivati, Nehuen Paz e Antonin Barak, già protagonisti in campo nella vittoria con il Toro. Queste le dichiarazioni del centrocampista prelevato dall’Udinese: “Innanzitutto, voglio ringraziare la società per l’opportunità e i compagni per la grande accoglienza. Per la partita con il Torino avevo buone sensazioni e ora dobbiamo continuare così. La mia ultima presenza proprio qui con l’Udinese? Emozione particolare, giocare e fare subito gol è stato bellissimo. Ho percepito la gioia dei tifosi e mi fa piacere. Con chi ho parlato prima di venire qui? Con il mio procuratore, Berti, il quale mi ha detto tante cose positive sulla storia di questo club. Per questo ho scelto il Lecce, avvertivo la fiducia. Io posso dare una mano al Lecce e il Lecce può aiutare me. Zeman? Lo conosco, so che qui ha fatto bene, ma non ho mai parlato con te. La mia compagna? Le se ne intende di calcio perché ha giocato con lo sparta Praga in passato e questo è un aspetto negativo a volte. Spesso ci arrabbiamo perché mi dà dei consigli e io non la ascolto. Ora aspettiamo un bambino, siamo al terzo mese. La mia condizione fisica? Io sto bene, sono qui per giocare. Ho fatto oltre 12km in Lecce-Torino? Non ho saltato un allenamento a Udine, mi manca solo il ritmo partita. Altri ruoli? Sono una mezzala, ogni tanto ho fatto il trequartista o il regista. Quanto incide Nedved in chi vuole fare il calciatore in Repubblica Ceca? È stato un grande calciatore, un grande campione e per tutti noi è un riferimento in campo e fuori. In carriera ha vinto il Pallone d’Oro, poi ha iniziato a lavorare per la Juventus come dirigente e non posso che ammirarlo”.
Successivamente prende la parola Nehuen Paz, difensore italo-argentino giunto dal Bologna: “Ho seguito la gara dalla panchina e poi ho giocato gli ultimi dieci minuti. I miei compagni hanno fatto una prestazione magnifica, sono contento di aver contribuito alla vittoria. La trattativa? Il direttore mi ha chiamato qualche settimana fa, poi il Bologna non mi ha dato il via libera perché dovevo giocare contro la Spal. Il lunedì successivo poi abbiamo risolto e sono felice di essere qui. I tifosi? Mi hanno impressionato, il loro calore ricorda molto quello dei tifosi argentini. La passione che c’è qui non la si incontra in tutti gli stadi in Italia. Il mio ruolo? Posso giocare centrale nella difesa a quattro o nella difesa a tre. La gara con il Napoli? Affronteremo una squadra fortissima, noi dobbiamo andare lì ripetendo la partita di domenica scorsa. Il difensore più forte con cui ho giocato? In Italia sicuramente Danilo, è un centrale esperto e intelligente”.
Infine, parla il direttore sportivo Mauro Meluso: “Ringrazio la società e tutti i suoi componenti per l’ottimo lavoro svolto. In particolar modo il presidente Sticchi Damiani che è venuto con me a Milano affiancandomi nelle trattative. Abbiamo fatto undici operazioni in uscita e cinque in entrata. Siamo soddisfatti, Paz e Barak sono due calciatori di livello e sono contentissimo di averli qui a disposizione. L’obiettivo era aumentare la fisicità e la qualità in mezzo al campo. Ci siamo riusciti. Ringrazio il procuratore di Barak, Sergio Berti, è stato determinante nella trattativa. Ora dobbiamo proseguire su questa strada. In attacco la coperta è corta anche per ammissione di Liverani? Abbiamo lavorato in sinergia, siamo riusciti a completare la rosa e l’ultima parola è sempre del presidente. L’ultimo giorno di mercato, parlando con Liverani, abbiamo pensato di prendere anche un attaccante. Per motivi di lista, però, non siamo riusciti a fare quest’ultima operazione. L’unica soluzione era prendere un Under forte, ma non c’è stata la possibilità. Ora siamo in 18, Imbula è fuori lista e speriamo di piazzarlo in qualche mercato estero. La società in questi anni ha fatto dei grandi sacrifici e noi intendiamo proseguire con questa linea. Stavamo cercando di fare un’operazione con la Juventus per un giovane e anche una in totale autonomia dal Brasile per un ragazzo di talento, Araos, che avrebbe fatto comodo più per il futuro che per il presente. Un rammarico di mercato? Non ne ho. In difesa eravamo su diversi profili e poi abbiamo preso Paz. Barak è una prima scelta, c’era un ballottaggio con Acquah. Juan Jesus ha rifiutato? Nessuno ha rifiutato, siamo una società modello. Le critiche nei miei confronti? Fanno parte del gioco, siamo tutti esposti a delle critiche e ci stanno. Il clima è positivo e noi lo avvertiamo, con il Torino l’apporto dei tifosi è stato fondamentale e ha colpito anche i nuovi. Prendere uno svincolato Under? Difficile trovare un Under che sia svincolato e forte, valuteremo eventualmente”.
Luigi D’Ambrosio