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PEDRINHO A TUTTO SAMBA: FÚTBOL BAILADO E DNA DA PREDESTINATO

17.10.2018 | 11:35

Il Brasile è da sempre terra di talenti cristallini e piccoli campioni in erba. Tra questi, ce n’è uno che da diverso tempo sta brillando con la maglia del Corinthians: si tratta di Pedro Victor Delmino da Silva, noto ai più come Pedrinho, gioiellino classe ’98 tra i protagonisti in questa stagione con il Timão. Le sue qualità e le sue prestazioni non sono passate inosservate agli occhi di tanti scout mandati dai club europei per visionarlo da vicino. Come per esempio il Barcellona, sempre attento ai giovani prospetti del calcio verdeoro e che sta seguendo con molta cura lo sviluppo di Pedrinho, sotto contratto con il Corinthians fino al 31 dicembre 2020 e con clausola rescissoria da 50 milioni di euro.

Nato a Maceiò il 13 aprile 1998, la carriera da professionista di Pedrinho è iniziata poco più di un anno fa. Nel 2013 fu prelevato dal Vitoria dopo avere ben impressionato gli osservatori del Corinthians, ma si inizierà a parlare di lui soltanto nel 2016, quando – dopo aver fatto tutta la trafila giovanile – si fece notare nella Copa São Paulo de Futebol Júnior e nel campionato brasiliano Under 20. Le sue ottime prestazioni non passeranno inosservate agli osservatori internazionali né tantomeno a quelli locali, al punto che Pedrinho verrà eletto miglior giocatore della Copa São Paulo de Futebol Júnior 2017. Il debutto ufficiale in campionato è datato 19 marzo 2017 quando è entrato nel secondo tempo della trasferta contro il Ferroviaria, match vinto per 1-0 dai padroni di casa. Da lì fino al termine della passata stagione sono arrivate altre dodici apparizioni, perlopiù spezzoni di partite che però non hanno impedito a Pedrinho di mettere in mostra tutto il suo grande potenziale. E nell’attuale stagione i numeri gli stanno dando ragione: già 32 presenze complessive tra campionato e Libertadores, per un totale di 2020 minuti giocati da marzo ad ottobre. Un ampio lasso di tempo che è servito a Pedrinho per conquistarsi una maglia da titolare a suon di prestazioni di primissimo livello, nonostante la giovanissima età.

Dna da predestinato, tecnico, rapido, agile, capace tanto di sfornare assist quando di puntare la porta direttamente. Pedrinho, che predilige giocare come esterno offensivo destro in modo da potersi accentrare con i suoi dribbling ubriacanti e calciare verso lo specchio col sinistro, ha tutte le carte in regola per sfondare anche nel Vecchio Continente. Gioca spesso verticale e di prima, non ha paura di tentare il passaggio difficile per provare l’imbucata e mettere in porta i compagni grazie alla visione di gioco e alla sua fantasia. Nonostante sia piuttosto esile, almeno per il momento, il classe ’98 è comunque dotato di un tiro secco e preciso e sa tenere la palla bassa, cosa non comune a tutti i giovani attaccanti. In Brasile è già considerato uno dei migliori talenti della sua età, non a caso in Europa diversi top club – tra cui il Barcellona – hanno chiesto informazioni al Corinthians in ottica futura. Trattenere Pedrinho ancora a lungo a San Paolo non sarà affatto facile…

 

Foto: Twitter Mundo ESPN