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PEDRO LEON, LA RISPOSTA A MOU

14.02.2017 | 09:30

Era il settembre del 2010 e Josè Mourinho, diventato da poco il nuovo tecnico del Real Madrid dopo lo storico ‘triplete’ con l’Inter, si esibiva in uno dei suoi classici show con i giornalisti, durante la conferenza stampa di vigilia del match di Champions League contro l’Auxerre. Vittima dello sfogo dello Special One quella volta fu il giovane centrocampista Pedro Leon, prelevato solo un paio di mesi prima da Getafe come una bella promessa del calcio spagnolo. Ai giornalisti che gli chiedevano i motivi dello scarso impiego del neo acquisto, Mourinho rispose: “Non mi devo giustificare. Se Florentino Perez mi chiede spiegazioni gliele do, ma non me le ha chieste. Parliamo di Pedro Leon come se fosse Zidane o Maradona, deve lavorare se vuole giocare”. Un amore mai sbocciato quello fra l’attuale tecnico del Manchester United e il centrocampista che i milanisti ricorderanno per aver segnato un gol ai rossoneri in una sfida di Champions contro Galacticos terminata 2-2. Mourinho non lo utilizzò praticamente mai e l’allora 24enne, dopo una sola stagione, abbandonò la casacca blanca e non la indossò mai più. Proprio ieri sera, però, il nome di Pedro Leon è tornato alla ribalta grazie ad un gol e due assist nel posticipo del 22° turno della Liga fra l’Eibar (la squadra in cui l’ex Real milita attualmente) e il Granada, terminato 4-0 per i ragazzi di Mendilibar, vera e propria rivelazione di questo campionato. I rossoblu hanno già realizzato 35 punti e si trovano a una lunghezza dal Villarreal che occupa l’ultima posizione utile per la qualificazione all’Europa League. Tre squilli importanti quelli del ragazzo nato a Mula, regione di Murcia e cresciuto nelle giovanili del Muleño CF prima, e della Nueva Vanguardia poi. La carriera di Pedro Leon poteva essere quella di un vincente a tutti gli effetti. Subito dopo le giovanili viene acquistato dal Real Murcia e, raggiunta la prima squadra, nel 2007 la trascina in Primera Division grazie alle 7 reti realizzate, molte di queste su calcio piazzato, specialità del centrocampista iberico. Nell’estate del 2007 si trasferisce al Levante per 1,8 milioni. Tuttavia la stagione 2007-2008 non si rivela esaltante: viene spesso relegato in panchina, partendo titolare solo in 11 occasioni. L’anno successivo è già tempo di cambiare: è il Real Valladolid che, dopo una rapida trattativa, si assicura il giovane Leon. L’impatto con la maglia dei castigliani è ottimo: conquista subito il posto da titolare e a fine stagione le presenze saranno 34, condite da 4 reti. In estate però, si cambia ancora: dopo lunghe trattative, il 25 agosto 2009, Leon viene ceduto al Getafe per una cifra vicina ai 4 milioni di euro. L’ottima stagione  (35 presenze e ben 8 reti) gli regala l’opportunità della vita, quella che ogni calciatore spagnolo spera di poter avere dal giorno in cui calcia per la prima volta una palla: giocare per il Real Madrid. Il 15 luglio 2010, Pedro León per una cifra vicina ai 10 milioni di euro firma per i Galapticos sulla cui panchina si è seduto da qualche settimana José Mourinho. E’ questo lo spartiacque della carriera di questo talentuoso centrocampista. La stagione a Madrid non va come Leon sperava che andasse: solo 14 presenze e 2 gol (di cui uno a San Siro con il Milan) con 572 minuti giocati oltre che la sfuriata dello Special One cui, suo malgrado, Leon si è trovato a recitare la parte del protagonista inconsapevole. Il fallimento di Madrid è una delusione difficile da digerire, ma lui non si scoraggia e con caparbietà mette in piedi la rinascita. Il luogo scelto per la resurrezione è quello che gli ha dato la grande opportunità di essere notato a grandi livelli: Leon passa nuovamente al Getafe, dove resta fino alla scorsa estate, collezionando 135 e 16 reti. Con la retrocessione del club della cittadina a 10 km da Madrid in Segunda Division il centrocampista castigliano decide quindi di sposare la causa Eibar, piccolo miracolo del calcio spagnolo, club basco nato in una paese di poco più di 25 mila abitanti, promosso nel 2014 il Liga e in questa stagione lanciato verso l’Europa. Già 7 le reti realizzate da Leon con la maglia degli ‘Armeros’, un contributo importante per l’ormai 30enne centrocampista. Ma che giocatore è Pedro Leon? Si tratta di un centrocampista moderno, dotato di una buona tecnica e in grado sia di costruire che di distruggere. Buon temperamento e brillantezza atletica ne fanno un calciatore generoso e capace di lottare su ogni pallone. Molto bravo sui calci piazzati, spesso trova la rete direttamente su punizione. A 30 anni molto difficilmente Leon avrà la classica seconda opportunità: dopo il treno Madrid nessuna big del calcio europeo ha deciso di puntare su di lui. Dell’esperienza madrilena rimangono solo tanti ricordi e l’eco di quelle parole di Mourinho che ancora rimbombano nella sua mente. La rete e i due assist di ieri potrebbero essere per lui la vera risposta allo Special One, oltre che un bel contribuito alla realizzazione di un’altro favola calcistica, quello dell’Eibar.

Foto: Twitter Eibar