Sono i giorni di Lorenzo Pellegrini, senza ombra di dubbio. Prima le dichiarazioni di Giovanni Carnevali, il direttore generale del Sassuolo che mercoledì ha sdoganato il suo ritorno alla Roma, confermando quanto riferitovi in tempi non sospetti in merito al fatto che la società di Pallotta avrebbe esercitato la famosa recompra, a maggior ragione con l’avvento del suo mentore Eusebio Di Francesco in panchina. Poi, storia di ieri sera, la splendida chilena con la quale il longilineo centrocampista capitolino ha sbloccato il risultato contro la Danimarca, gara d’esordio dell’Italia Under 21 agli Europei. Un match assolutamente bloccato fino a quel momento, soltanto un episodio - o una prodezza balistica, appunto - avrebbe potuto schiodare lo 0-0. “Ho visto la palla vicina e ho giocato d'istinto. La rovesciata è nata così, per fortuna è andata bene. E' un bel momento per la mia carriera. Con Di Francesco ci siamo visti e sentiti. Gli faccio i complimenti, se li merita tutti. La Roma è una grande squadra e lui è un grande allenatore. Futuro? Non so cosa farò io, è ovvio che c'è tutta la disponibilità da parte mia per tornare a casa. Mi farebbe piacere, ma non voglio tornare come ragazzo della Primavera bensì per giocare tutte le partite possibili. Per le firme però ancora un po’ bisognerà aspettare”, queste le sue dichiarazioni al termine della sfida di Cracovia, il primo step del cammino che potrebbe portare gli azzurrini di Gigi Di Biagio in fondo alla competizione. Questa perlomeno è la speranza generale, per quanto sulla carta ci sia una Nazionale ancora più attrezzata per il trionfo continentale, ossia la Spagna. Un gesto tecnico da bomber vero, nell’accezione originaria del termine, ma d’altronde questi colpi Pellegrini li ha sempre avuti nel suo bagaglio tecnico: “merito” del passato da prima punta nelle giovanili della Roma. A cambiargli ruolo, trasformandolo da prima punta in centrocampista (senza dimenticare i trascorsi da difensore centrale con Tovalieri), fu quasi paradossalmente un ex attaccante: Vincenzo Montella nella stagione 2010-11, all’epoca l’(ex) Aeroplanino allenava i Giovanissimi giallorossi. Lo stesso Montella al quale Lorenzo segnò il suo primo gol in Serie A, il 6 dicembre del 2015, in occasione di Sampdoria-Sassuolo 1-3.
Due anni fa i neroverdi di Squinzi lo prelevarono per 1,25 milioni di euro, adesso ne incasseranno circa 11. In soldoni, un saldo positivo di dieci milioni quasi a titolo di premio per la valorizzazione di un talento che, all’ombra del “Mapei Stadium”, è riuscito a trovare la dimensione ideale per affermarsi in Serie A: una squadra briosa tra le cui file poter giocare con continuità. Sono 47 le presenze accumulate dal centrocampista nell’arco di due campionati, con ben 9 gol all’attivo. Numeri ai quali vanno aggiunti quelli raggranellati tra Coppa Italia ed Europa League: altre 7 partite, con un bottino di 2 reti. Una crescita esponenziale, certificata da statistiche e prestazioni costantemente sopra la media. Ben strutturato fisicamente (186 cm per 77 kg), Pellegrini dà il meglio di sé da mezzala, ma può anche essere impiegato davanti alla difesa pur pagando dazio in fase d’interdizione. Il nostro personaggio del giorno oggi, nel ritiro azzurro in Polonia, sarà chiamato a spegnere 21 candeline, essendo venuto al mondo il 19 giugno del 1996. Dopo gli inizi agli ordini di papà Tonino, nell’Italcalcio e nella ASD Almas Roma 1944, Lorenzo nel settore giovanile della Roma ha svolto tutta la trafila, dai Pulcini alla Primavera di Alberto De Rossi della quale è stato capitano. Da rimarcare quanto accadutogli ai tempi degli Allievi, quando gli fu revocata l’idoneità sportiva a causa di un’aritmia cardiaca riscontratagli alle visite mediche. Quattro mesi lunghissimi, in cui il ragazzo è stato bravissimo ad esorcizzare l’incubo di dover accantonare il sogno di diventare un calciatore professionista, prima che il problema si rivelasse fortunatamente temporaneo. In questo mese di giugno Lorenzo inseguirà il sogno Europeo con l’Under, quindi - dopo un po’ di meritata vacanza - andrà a rinfoltire la colonia dei romani de Roma a Trigoria, rimasta orfana (quantomeno sul campo) del monumento Francesco Totti. Presente azzurro, futuro giallorosso: un compleanno in pieno magic moment per Lorenzo Pellegrini.
Foto: Twitter Nazionale italiana